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Sonetto (2)
Nato in Italia e poi diffusosi in tutta Europa, il sonetto (da "suono") deriva dalla stanza della canzone (fronte + sirma) e la tradizione attribuisce la sua invenzione a Jacopo da Lentini (ma la cosa è tutt'altro che sicura).
Struttura: è formato da quattro strofe: due quartine e due terzine. I versi sono tutti endecasillabi. Il sistema delle rime può variare: in genere, le due quartine possono avere rima alternata (ABAB) o incrociata (ABBA); le terzine presentano una maggiore varietà.
Versi: endecasillabi.
Argomento: amoroso
Il sonetto classico presenta anche numerose varianti (ne sono state contate una ventina). Le più importanti sono:
sonetto caudato: ha una coda, cioè uno o due versi aggiunti a rima baciata;
sonetto doppio o rinterzato: vengono aggiunti dei settenari in varie sedi del sonetto;
sonetto con fronte di dieci versi: presenta dieci versi invece che otto nella prima parte;
sonetto raddoppiato: formato da 28 versi invece di 14 (due fronti e due sirme);
sonetto minore (formato da settenari invece che da endecasillabi) e sonetto minimo (quinari invece che endecasillabi);
sonettessa: detto anche sonetto con molte code;
sonetto continuo: le rime delle quartine continuano nelle terzine (ABBA, ABBA, BAB, ABA). -
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Sonetto (1)
È un componimento di 14 versi endecasillabi, composto da due quartine, a rima alternata o chiusa, e due terzine, con schema metrico vario.
Dante il mover gli diè del cherubino
e d’aere azzurro e d’òr lo circonfuse:
Petrarca il pianto del suo cor, divino
rio che pe’ versi mormora, gl’infuse.
La mantuana ambrosia e ‘l venosino
miel gl’impetrò da le tiburti muse
Torquato; e come strale adamantino
contra i servi e’ tiranni Alfier lo schiuse.
La nota Ugo gli diè de’ rusignoli
sotto i ionii cipressi, e de l’acanto
cinsel fiorito a’ suoi materni soli.
Sesto io no, ma postremo, estasi e pianto
e profumo, ira ed arte, a’ miei dì soli
memore innovo ed a i sepolcri canto.
(Giosuè Carducci, Il sonetto)
Dante diede al sonetto il movimento di un angelo
e lo circonfuse di immagini luminose e calde;
Petrarca gli infuse la malinconia del suo amore,
divino ruscello che mormora per i versi.
Torquato (Tasso) ottenne che dalle muse di Tivoli (laziali)
fossero date al sonetto la soavità di Virgilio e la dolcezza di Orazio;
e (Vittorio) Alfieri lo scagliò come freccia dura
e tagliente contro i servi del potere e i tiranni.
Ugo (Foscolo) gli diede il canto degli usignoli
sotto i cipressi della Ionia, e lo cinse di acanto
fiorito al sole della sua terra materna (la Grecia).
Non sono io sesto, ma ultimo, e col ricordo rinnovo nella mia solitudine
l’estasi (di Dante) e il pianto (di Petrarca) e il profumo (del Tasso),
l’ira (dell’Alfieri) e l’arte (del Foscolo) e canto alla memoria dei grandi.
(Traduzione: Lorenzo De Ninis)
Edited by Ida59 - 10/2/2024, 14:36 -
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Componimento poetico
Un componimento poetico è formato da strofe, che possono seguire uno schema fisso, come nella poesia tradizionale, o uno schema libero, come nella poesia moderna.
Nella poesia italiana si possono distinguere due grandi generi: la poesia narrativa e la poesia lirica. Ad essi sono associate delle forme metriche standard che servono (o meglio servivano) ad orientare il lettore: a una determinata forma metrica corrisponde un determinato genere e, quindi, un certo contenuto veicolato da un certo tipo di linguaggio. Avremo dunque le forme metriche della poesia lirica e le forme metriche della poesia narrativa.
Le principali forme metriche della poesia lirica sono le seguenti:
Sonetto Parte I - Parte II
Canzone Parte I - Parte II
Ode Parte I - Parte II
Madrigale
Sestina
Ballata
Le principali forme metriche della poesia narrativa sono le seguenti:
Sirventese
Terzina
Ottava
Edited by Ida59 - 10/2/2024, 14:30 -
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Strofa libera
Il numero dei versi non è fisso e varia.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l’altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s’affretta, e s’adopra
di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l’ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d’allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa
ch’anco tardi a venir non ti sia grave.
(G. Leopardi, Il sabato del villaggio, vv 31-51) -
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Stanza
È la strofa della canzone. Si compone di due parti: la fronte (che si divide in due piedi) e la sìrima o sirma (che può essere divisa in due volte).
Fronte e sirima sono collegate da un verso, chiamato chiave.
I versi usati sono il settenario e l’endecasillabo.
[Fronte]
(1° piede)
Chiare, fresche e dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
(2° piede)
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
[ chiave]
herba et fior’ che la gonna
[sìrima]
(1ª volta)
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno;
aere sacro, sereno,
(2ª volta)
ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
date udienzia insieme
a le dolenti mie parole extreme.
(F. Petrarca, Chiare, fresche et dolci acque, vv 1-13) -
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Sestina
Strofa di sei versi con rime varie.
Signorina Felicita, a quest’ora A
scende la sera nel giardino antico B
della tua casa. Nel mio cuore amico B
scende il ricordo. E ti rivedo ancora, A
e Ivrea rivedo e la cerulea Dora A
e quel dolce paese che non dico. B
(G. Gozzano, La Signorina Felicita ovvero La Felicità, vv 1-6)Ottava
Strofa di otto versi endecasillabi: i primi sei sono a rima alternata (AB, AB, AB), gli ultimi due a rima baciata (CC).
Su la riviera Ferraù trovosse --- A
di sudor pieno e tutto polveroso. --- B
Da la battaglia dianzi lo rimosse --- A
un gran disio di bere e di riposo; --- B
e poi, mal grado suo, quivi fermosse, --- A
perché, de l’acqua ingordo e frettoloso, --- B
l’elmo nel fiume si lasciò cadere, --- C
né l’avea potuto anco riavere. --- C
(L. Ariosto, Orlando Furioso, Canto I, ottava XIV) -
Cornice rossa (romanzo fantasy in corso di scrittura) - Premi, antologie, recensioni, segnalazioni e interviste.
Finalmente è arrivato l'esito del concorso (L)UNATANTUM (selezione per romanzi inediti da parte dell'agenzia letteraria Scribo), dove sapevo di essere finalista già dalla fine di luglio.
]
Sono felicissima!
Non ho vinto (peccato, un editing gratuito mi avrebbe fatto comodo) ma al mio romanzo fantasy "Cornice rossa" (inedito e versione originale completa) è stato assegnato il
Premio speciale per l'originalità della trama e la particolare cura espositiva.
un grazie di cuore alla giuria e al suo lungo lavoro: non so quanto fossero lunghi gli altri romanzi, ma il mio è di oltre 1.700.000 battute, in pratica 1.000 pagine di libro! -
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Finalmente è arrivato l'esito del concorso (L)UNATANTUM (selezione per romanzi inediti da parte dell'agenzia letteraria Scribo), dove sapevo di essere finalista già dalla fine di luglio.
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Sono felicissima!
Non ho vinto (peccato, un editing gratuito mi avrebbe fatto comodo) ma al mio romanzo fantasy "Cornice rossa" (inedito e versione originale completa) è stato assegnato il
Premio speciale per l'originalità della trama e la particolare cura espositiva.
Un grazie di cuore alla giuria e al suo lungo lavoro: non so quanto fossero lunghi gli altri romanzi, ma il mio è di oltre 1.700.000 battute, in pratica 1.000 pagine di libro!
Edited by Ida59 - 26/3/2024, 12:18 -
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La spada di Shannara - Cap. XIV
Nel buio, Durin e Dayel apparivano evanescenti, le figure esili come ombre mentre camminavano avanti e indietro, senza una parola, ascoltando il suono della notte
Io adoro gli elfi, e voi? -
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Il giro del mondo in 80 giorni (J. Verne)
«Signor console», rispose dogmaticamente l’ispettore di polizia, «i grandi ladri sembrano sempre gente onesta. Comprendete bene che coloro i quali hanno un aspetto da bricconi, non hanno che una cosa da fare: quella di vivere onestamente, altrimenti si farebbero arrestare subito. Sono soprattutto le fisionomie oneste che bisogna squadrare; lavoro difficile, ne convengo, e che non è più un mestiere, ma un’arte».
Questa frase, scritta ben 150 anni fa (il romanzo è stato pubblicato nel 1872), è tragicamente attuale, sia quando definisce gli apparenti onesti sia quando stigmatizza gli apparenti disonesti.
Quanti ne conoscete della prima fatta? -
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Rostand - Cyrano de Bergerac
Ma poi che cos'è un bacio? Un giuramento fatto poco più da presso, un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo rosa messo tra le parole "T'amo"; Un segreto detto sulla bocca, un istante d'infinito che ha il fruscio d'un'ape tra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, un mezzo di potersi respirare un po' il cuore e assaporarsi l'anima a fior di labbra.
Edmond Rostand (1868-1918) -
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Bellissima lirica.
Un sogno che perdura nella lettura e mi trasporta altrove, ovunque sia, in un volo infinito, avvolta dall'aria che mi sostiene e che respiro a pieni polmoni, felice.
Grazie per questo sognante volo, Gigi! 😘 -
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Editing o revisione editoriale?
Prima puntata: quando il mondo si rovescia
Sono trascorsi 20 mesi dal giorno (6/5/22) in cui ho terminato la rilettura/revisione di Cornice rossa prima di mandarla all’editor prescelto: la persona che aveva fatto la revisione editoriale per il mio romanzo “Dentro l’anima” per conto dell’editore, con la quale mi ero trovata molto bene e avevo imparato tante cose.
Non è stata un’avventura piacevole. Non è stata nemmeno un’avventura. Più una delusione, direi, che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Per questo mi sono astenuta dallo scrivere a caldo, ma ormai è trascorso abbastanza tempo ed è ora di affrontare questa spiacevole esperienza.
Il primo problema è stato il mancato rispetto dei tempi previsti: consegnato il manoscritto all’inizio di maggio 2022, era programmato un incontro tra noi per discutere del romanzo e dell’editing a inizio settembre (dopo quattro mesi), ma a quella data l’editor aveva visionato solo un’ottantina di pagine su un migliaio. Va da sé che non c’è stata alcuna discussione su struttura del romanzo, costruzione di trama e personaggi, scelte narrative e tutte le altre cose importanti per la valutazione del testo. Ho cacciato giù la delusione e ho atteso di nuovo.
Il 24 dicembre 2022 l’editor ha inviato la parte del testo esaminata (432 pagine su 988, meno della metà dopo otto mesi). Con mia enorme sorpresa, invece di trovare le note dell’editor, ho trovato un’infinità di correzioni direttamente nel testo, come se si fosse trattato di una revisione editoriale e non di un editing.
C’è stato uno scambio di mail in cui esponevo le mie sorprese rimostranze e chiedevo di discutere al telefono di alcuni argomenti per me basilari (ad esempio la caratterizzazione dei personaggi, dato che aveva tagliato alcune cose che per me erano invece importanti) e, soprattutto, che l’editor leggesse almeno tutta la storia prima di correggerla, ma ha affermato che era troppo lunga (io l’avevo anticipato un anno prima di finirla che stava diventando lunga e avevo bisogno di sapere come regolarmi: mi ha risposto di scrivere che a tagliare c’era sempre tempo dopo) ed era meglio se tagliava direttamente invece di farlo fare a me, che gli autori fanno sempre fatica a intervenire nei loro testi e avremmo perso un sacco di tempo a rimpallarci il lavoro. A me alcune modifiche e tagli proprio non andavano giù e ho chiesto spiegazioni: la risposta ottenuta è che non poteva star lì a motivare ogni piccola correzione (io ne avevo accettate la maggioranza e chiedevo delucidazioni solo dove non condividevo e non comprendevo il perché) altrimenti non finivamo più il lavoro, che già era molto lungo (mi ha fatto il preventivo del prezzo per l’editing conoscendo il numero di battute del romanzo pari a 1.736.991). Con l’editing delle prime 432 pagine le battute si sono ridotte a 1.714.481: un macello di correzioni evidenziate in rosso per tagliare 22.000 battute, in pratica l’1,26% del totale, un’inezia.
Alla fine abbiamo avuto una lunga conversazione telefonica a fine gennaio 2023 durante la quale ho avuto poche risposte ma assicurazioni che con il “secondo giro” tutto sarebbe andato a posto e che quindi dovevo aspettare che finisse il lavoro e, soprattutto, accettare le correzioni migliorative.
[1 di 3 Continua]Leggi la discussione con tutte le informazioni sul romanzo "Cornice rossa"
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Dalle emozioni alla tecnica
Dalle emozioni alla tecnica, lo workshop di scrittura creativa vi fornirà le regole e gli strumenti per trasformare la vostra passione per la scrittura in un progetto narrativo evocativo ma funzionale, rivelandovi anche gli errori più comuni e come evitarli.
Ecco la presentazione del corso che ho tenuto durante i due giorni della Sci-Fi Universe a Perschiera del Garda il 13 e 14 gennaio, con ben 15 persone, numero massimo fissato all'inizio. E il giorno successivo, mai lo avrei immaginato, 3 persone hanno anche portato l'esercitazione svolta... durante la notte: due bei racconti e una idea per una trama interessante.
1. Introduzione
2. Passione e talento
3. Scrittore ed emozioni nella storia
4. Mostrare, narrare ed evocare
5. Tecnica, regole e strumenti
6. Programmazione
7. Infodump
8. Errori strutturali
9. Errori più comuni da evitare
10. Esercizi
I 15 partecipanti (numero massimo da me fissato) sono stati soddisfatti. Ecco le parole degli organizzatori, che mi hanno fatto molto piacere, perchè è vero: io di passione ce ne metto sempre tanta in ciò che faccio... e ho scoperto che insegnare ciò cui tengo molto, come la scrittura, mi piace un sacco! Da qui l'idea di provare a proporre corsi di scrittura online. ci devo ragionare sopra.
"Ciao Ida, a nome di tutto lo staff volevo ringraziarti per la tua presenza alla prima edizione della Sci-Fi Universe; prima edizione che è stata un successo anche grazie alla presenza di workshop ed experience, come quello di scrittura creativa da te proposto. Sappiamo che ha riscosso molto successo, diverse persone si sono complimentate per l?idea e per la passione e la professionalità con cui è stato svolto il laboratorio."