Il segreto di Ida


Dentro l'anima (romanzo pubblicato Aprile 2019)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ida59
     
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,288

    Status
    Presentazione del romanzo tenutasi all'hotel Rada Siri di Montepaone Lido, 17 luglio 2019.



    Mentre Francesca parlava, io ascoltavo e mi commuovevo. Sentir parlare altri, con passione e rispetto, di ciò che ho scritto con tanto amore è davvero bellissimo!

    Dalle parole di Francesca.
    CITAZIONE
    Sono Francesca Tuccio, e oggi sono qui per presentare Dentro l’anima, romanzo di Ida Daneri pubblicato recentemente dalla Leonida Edizioni, casa editrice reggina presso la quale svolgo la professione di editor, redattrice e direttrice di collana.
    Per prima cosa ci terrei a ringraziare il Dottor Manni, proprietario del Rada Siri, che con la sua disponibilità ha reso possibile questo incontro culturale nato in modo fortuito e inaspettato.
    Personalmente non bado molto alle coincidenze: nonostante il mio essere appassionata e sognatrice, credo più alla volontà e all’azione che non al caso. Ho la fede nelle idee, ma il culto della pratica ideale. Potrei definirmi una pragmatica romantica, perché comunque non c’è esercizio senza consapevolezza, né riuscita senza progetto o architettura del pensiero. Ora vi starete sicuramente chiedendo cosa c’entra con il libro questa panoramica sul mio carattere, perciò cercherò di arrivare dritta al punto, anzi: ai punti focali del mio discorso.
    Ho avuto il piacere di lavorare al testo di Ida, e da subito si è instaurato un rapporto di stima reciproca e una particolare complicità e sintonia. Abbiamo scoperto, tra mail, messaggi, note vocali e telefonate, di essere state più vicine di quanto potessimo pensare, vicinanza intensa davvero in senso fisico. Da circa dieci anni, infatti, Ida trascorre le vacanze proprio in questa struttura. Nel mio paese, a due passi dal negozio dei miei genitori ai quali anche io do una mano in estate.
    [...]
    . Fortunatamente Ida ha avuto la brillante intuizione di propormi un ulteriore dibattito approfittando della mia presenza in loco, e io ho accettato con entusiasmo e anche un pizzico di emozione. Emozione dovuta non solo a tutti i retroscena che vi ho appena raccontato, ma anche al fatto di trovarmi a fare il mio lavoro, per la prima volta, a casa mia. Situazione che mi fa sentire comoda e a mio agio ma allo stesso tempo un po’ in tensione. Perché se è vero che mi sono definita pragmatica, vi ho accostato immediatamente anche l’aggettivo romantica, quasi a non voler cogliere la dicotomia insita tra prassi e astrazione. Senza addentrarmi troppo in complessi discorsi filosofici, vorrei sottolineare come quella stessa tensione tra due poli apparentemente opposti, e che io stessa tendo a pacificare, venga interiorizzata, compresa e riproposta in un tutt’uno indivisibile già a partire dal titolo del romanzo. Il termine anima è la versione femminile di animo, la cui etimologia è riconducibile al latino animus, con il significato di “spirito”, che a sua volta corrisponde al greco anemos, che vuol dire “vento”. L’Anima, nell’accezione più generica, è quindi il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della volontà, della stessa coscienza morale. Quel soffio, quell’anelito, quel respiro che, a prescindere dal rapporto instaurato con il corpo che le varie correnti di pensiero vogliono di volta in volta differente, trascende la materialità per mirare a qualcosa di più grande, alto, elevato. La preposizione dentro, però, per definizione quell’anima sembra quasi volerla riportarla a terra, in un luogo concreto, in una parte definita, visibile o perlomeno immaginabile.

    17_RS_RID


    Ancora le parole di Francesca.
    CITAZIONE
    Ammetto di non essere una grande amante dei romanzi fantasy, per una personale questione di gusto, quando leggo per piacere prediligo generi diversi, ma Dentro l’Anima, pagina dopo pagina, ha abbassato le mie barriere, le mie difese, e mi ha conquistata. Avvincente, stimolante, profondo ed emozionante, il libro di Ida racchiude una storia universale all’interno di una pittoresca cornice fantastica. Una valle incantata fa da sfondo a una narrazione in grado di parlare a tutti, raccontandosi con immediatezza empatica. Uno stile prezioso, ricco perché misurato, partorisce vicende e avvenimenti che, sotto la polvere magica di incantesimi, pozioni, rune, streghe, maghi, stregoni e apprendisti, riportano semplicemente alla vita, ai grandi conflitti esistenziali, alle paure ataviche, alle sfide quotidiane.
    All’uomo non è dato conoscere altro che il visibile, l’invisibile può solo immaginarlo, anelarci, ricercarlo. E spesso neppure il visibile può essere considerato come un dato dell’esperienza appreso e immutabile, perché l’esperienza è sempre qualcosa in fieri, in divenire. Ma la conoscenza del mondo deve partire, dovrebbe partire, dalla conoscenza di sé stessi, conoscenza che a sua volta dipende dall’accettazione, dalla tolleranza, dal perdono che decidiamo o meno di concederci.
    È un percorso fatto di coraggio, certo, desiderio viscerale, e non solo razionale, di affrancarsi dalla schiavitù e dal dominio, poteri che gli altri hanno spesso su di noi perché, in primis, siamo schiavi di noi stessi e dei nostri demoni. Una sfida difficile, ma imprescindibile se davvero si vuole esorcizzare il passato, renderlo insegnamento presente e volano per il futuro. Al di là dell’ambientazione fantasy, o forse sarebbe meglio dire dentro, c’è una storia d’amore, passionale e filiale, di coraggio, di accoglienza, di libertà, di speranza, di rinascita. Ci sono l’amicizia, il rispetto, la stima, l’abnegazione e il sacrificio, il riscatto oltre la vendetta, la serenità dopo il rimorso, la luce dentro le tenebre. Questa è la storia di Xeymus, ma è anche la nostra. E soprattutto è la storia di Ida, che ha saputo proteggere un sogno. Il suo.

    Infine è toccato a me parlare... e ho parlato, e gesticolato, e parlato, parlato...


    21_RS_RID



    Infine è arrivato il turno di Fernanda: ha letto alcuni brani di Dentro l'anima sottolinenado le spiegazioni che avevo dato al pubblico del Rada Siri, molto accogliente e rassicurante.


    14_RS_RID


    Era infine giunto il momento di mettere a nudo la propria anima.
    Gli occhi neri del mago rimasero sbarrati per un istante interminabile, senza neppure un battito di ciglia; quindi mosse la bacchetta, la punta rivolta in alto, e la fece roteare veloce nell’aria creando un vortice dal quale cominciarono a emergere immagini confuse e sfocate.
    Composero un nastro dai mille tenui colori, intervallati da chiazze scure: vorticò nello spazio formando una spirale e poi s’immerse lento nel bacile, dove il mago stava riversando tutta la sua vita, la vera essenza di sé, la sua intera anima.



    26_RS_RID


    «Una nuova vita.»
    Era stato solo un sussurro sfuggito dalle labbra della strega, ma lui lo aveva inteso, così come in quell’istante vedeva la lacrima scintillare, gonfiarsi e poi tracimare oltre le chiare ciglia tremanti, e infine rotolare lenta sulla gota, colma d’amore e di speranza.
    Una lacrima, per lui.
    In un impulso irrefrenabile, le dita del mago la raccolsero dalla sua pelle, delicate; poi rimase a fissarla, piccola perla trasparente rischiarata dalla luna sulla punta dell’indice, finché nel movimento lieve di un sospiro, di un tremito appena accennato, la goccia d’emozione vacillò e scivolò via dal polpastrello, svanendo leggera e invisibile nella notte



    25_RS_RID


    Infine, dopo tante parole, un po' di attenzione anche alla "gola": dalle mie spalle arrivava un profumino invitante e avevo la bocca secca dopo tanto parlare!


    27_RS_RID


    Edited by Ida59 - 7/8/2019, 19:22
     
    .
269 replies since 15/7/2018, 11:39   9025 views
  Share  
.