Il segreto di Ida


Dentro l'anima (romanzo pubblicato Aprile 2019)

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  1. Ida59
     
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    Incensi magici



    Si avvicinò alla resina di aloe: l’incantesimo che aveva evocato l’energia della luce con il suo calore aveva infranto la lunga fiala sottile che la conteneva. La resina, ora, pareva una lunga e rigida bacchetta di incenso dorato.
    «Dividila in tre parti uguali, per favore» chiese alla strega «ne servirà un pezzo per ognuno di noi.»
    «Anche per Ravi?» chiese stupita.
    L’indiano, che già stava essiccando la ruta, tese le orecchie.
    «Sì» rispose Xeymus con sicurezza. «Sono certo che Merlino abbia fallito il sortilegio per due motivi.»
    Alle sue parole, un partecipe silenzio avvolse la radura.


    Nimue gli tese una bacchetta d’incenso dorato e l’indiano la rigirò tra le mani, quasi spaventato, mentre il bagliore del petalo di Platonia appuntato sul suo cuore pulsava un poco più rapidamente.
    Xeymus si pose a un estremo della pietra dell’altare, dove il Cerchio di Mvac era soffuso dal lucore intermittente di Algiz e Gebo, invitando la strega a mettersi al lato opposto e il ragazzo al centro.
    «Prendi la tua bacchetta d’incenso e imita i nostri gesti» ordinò tendendo il braccio sinistro sull’altare, la punta dorata che si congiungeva a quella di Nimue.
    Ravi, impacciato, allungò il braccio legando la punta dorata del proprio incenso con quella dei due maghi.
    Era un esperimento vitale, e Xeymus trattenne il fiato: l’intervento di un essere privo di energia, elemento che mancava nell’originario sortilegio di Merlino, avrebbe diminuito l’intensità della magia o l’avrebbe invece aumentata, proprio come lui sperava? Fece cenno alla strega di sollevare la bacchetta sopra il vertice degli incensi e la toccò con la punta della propria.
    Dapprima non accadde nulla, poi fu come se gli incensi si infiammassero: le punte sfrigolarono sprizzando faville e l’oro sfolgorò sprigionando lo splendore del sole, illuminando a giorno la radura.


    Edited by Ida59 - 10/3/2021, 13:04
     
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