Il segreto di Ida


Dentro l'anima (romanzo pubblicato Aprile 2019)

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  1. Ida59
     
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    Breve estratto capitolo 26 - Alla ricerca della Platonia repellis aculeata (pag. 193)


    Lo vide avvicinarsi al tappeto irto di tentacoli dalle punte acuminate e inginocchiarsi piano, i lunghi aculei che, lenti, attraverso la leggera stoffa nera dei pantaloni penetravano nella pelle, e poi in profondità nella carne, le labbra strette in una linea tenace.
    Il mago allungò le mani verso lo scrigno che proteggeva il candido fiore della Platonia. Non fece in tempo a sfiorarlo, che dalle piccole spine eruppero con furia nuovi tentacoli selvaggi che si arrampicarono sulle sue dita, lungo il dorso della mano, gli avvolsero il polso e poi le braccia stringendole in una morsa feroce che si tingeva di rosso; fino a raggiungere le spalle, il collo e perfino il volto e i capelli cingendoli in una raccapricciante corona di spine. Allo stesso tempo, nuovi tentacoli acuminati sorsero dal terreno, sotto le ginocchia, incatenandogli le gambe al suolo; risalirono lungo le cosce a imprigionargli rigidamente la schiena e il busto: Nimue osservò il suo corpo inarcarsi e le labbra serrarsi irrimediabilmente trattenendo ogni gemito, mentre l’essenza vitale cominciava a stillare copiosa dalle molteplici lacerazioni inflitte in ogni parte del corpo.
    Seguì il sangue zampillare macchiando la camicia in piccoli schizzi dolorosi e le macchie allargarsi sul tessuto tingendolo di rosso intenso; del tutto impotente, lo guardò impaurita scendere in piccoli rivoli dalle tempie del mago e sul suo volto, sempre più cereo, come macabre lacrime, e poi colare lento dalle braccia gocciolando a terra in grevi gocce purpuree, dense di colpe che ancora voleva espiare.
    Con gli occhi sbarrati, incapace di chiuderli davanti al cruento spettacolo, lo vide raccogliersi a terra in piccole pozze scavando nuove vie tra i sassi; con panico crescente, notò che i famelici rametti della Platonia vi si abbeveravano e che nuovi virgulti nascevano rigogliosi e si levavano assetati, lanciandosi verso il corpo di Xeymus ormai percorso a ripetizione da ondate di brividi intensi, brucianti come il veleno che i crudeli aculei iniettavano nelle ferite disseminate ormai ovunque sulla sua pelle.
    Nimue premette forte le mani sulle labbra per non urlare, mentre quelle del mago restavano stoicamente serrate in una linea muta, lo sguardo perso nel vuoto di un dolore che lo straziava nel pungente abbraccio sempre più soffocante e lacerante. Lo vide tremare e oscillare sotto l’attacco di nuovi acuminati germogli, che si gettavano assettati sulla pelle martoriata cercando di farsi strada, di nutrirsi del sangue che ormai abbondante e con flusso continuo sgorgava dalle piccole ma profonde piaghe avvelenate.
    Guardò con orrore le catene pungenti tendersi e stringergli il corpo in un mortale abbraccio, continuando a rubargli la vita per dissetare i nuovi tentacoli spinosi che proliferavano sotto la pioggia vermiglia, dolorosa espiazione per colpe già scontate in una notte in cui la morte lo aveva stretto tra le dita scheletriche, ma, poi, non lo aveva voluto con sé.
    Adagio, dalle braccia di Xeymus cominciarono a scendere, seguendo i rivoli di sangue che grevi stillavano a terra, nuove terminazioni appuntite che si fissarono salde nel terreno, bloccandolo nella raccapricciante prigione di aculei che ormai lo avviluppava completamente, circondandogli anche il collo, così che Nimue temette lo stessero soffocando.

    estatto_capitolo_26
    Foto di 💛 Passt gut auf euch auf und bleibt gesund! 💛 da Pixabay (da me modificato)

     
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269 replies since 15/7/2018, 11:39   9024 views
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