Il segreto di Ida

Dentro l'anima (romanzo pubblicato Aprile 2019)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto del capitolo 18 - Luce d'amore (da pag- 131)


    L’incantesimo era terminato ed era perfettamente riuscito: l’anima della strega era stata liberata ed era tornata a congiungersi a lei affrancandola dall’opprimente controllo dell’Ombra.
    La luna splendeva ancora nel cielo nero e orfano di stelle, illuminando le due figure che continuavano a stringersi le mani, le dita intrecciate e gli sguardi incatenati l’uno all’altra, abisso d’oscurità e luce d’amore strettamente avvinti.
    «Xeymus... grazie!» sussurrò appena Nimue, la voce trepidante di commozione.
    Il mago deglutì a fatica e diminuì la pressione con cui per tutto il tempo le aveva stretto le mani, lasciando che le dita della strega scivolassero via, ma lei non permise che il contatto s’interrompesse.
    «Ero sicura che la vostra anima fosse pura a sufficienza» aggiunse piano, mantenendo le mani tra quelle del mago «e ora che l’ho vista, so che» esitò per un breve istante mentre un velo di rossore le aleggiava leggiadro sul volto «ora so che... la fiducia che ho sempre nutrito per voi non potrebbe essere riposta in persona migliore!» concluse, con la piena consapevolezza di chi tutto conosce.
    La luce del sentimento che Xeymus aveva visto nell’anima di Nimue sfolgorava adesso nei suoi occhi, mentre la più completa fede brillava fulgida nel suo sorriso; e le parole della giovane
    strega, bellissima agli occhi del mago nel suo delicato rossore, suonavano come una dolce e intensa dichiarazione alle sue orecchie.
    Un amore che recava il perdono a lungo agognato.

    Estratto_capitolo_18
    Foto di Alemko Coksa da Pixabay

     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto del capitolo 20 - Rune nell'onda (pag. 145)



    Continuò a camminare adagio, la camicia carezzata dalla brezza marina e i piedi che sprofondavano nella rena: era calda, formata da minuscoli sassi grigi, ed era forse il loro colore scuro a incupire il blu delle acque. Quando l’onda arrivava a lambire la singolare spiaggia, però, sul bagnasciuga la sabbia si animava e diventava una distesa d’argento, mercurio liquido che riluceva al sole danzando sinuoso tra la spuma.
    Si fermò a osservare lo spettacolo, affascinato, finché un’onda più forte delle altre arrivò ad accarezzargli delicata i piedi nudi.
    Quando il mare si ritirò, tra l’argentea sabbia una pietra bianca rotolò fino a insinuarsi tra i suoi piedi. Si chinò a raccoglierla: era un ciottolo perfettamente rotondo, le facce piatte e levigate; sulla superficie candida, che luccicava nel sole, portava incisa una runa.
    Teiwaz.
    La runa della vittoria: rappresentava la giustizia, il coraggio e il trionfo sui nemici.
    Sorrise tra sé: conosceva bene le rune, ma non ci voleva molto a capire che era la risposta alla prima domanda, circa il successo della missione da compiere. Il responso era lì, inequivocabile, parlava chiaro nel palmo della mano, in quella Teiwaz che l’onda gli aveva posto, diritta, sul suo cammino: vittoria!

    Spiaggia_nera_delle_rune_RID
    Foto di Carlo Omodeo Zorini (Portogallo)



    Edited by Ida59 - 10/8/2020, 16:16
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto del capitolo 23 - Notte di sogni (pag 168)



    Nimue chiuse gli occhi, trepidante, mentre le labbra di Xeymus si posavano piano sulle sue, per un bacio timido ed educato, un bacio che non aveva il coraggio di chiedere nulla di più di quel lieve contatto.
    Poi furono solo brucianti sospiri scanditi dai battiti dei loro cuori, cristalli d’amore illuminati dalla luna in un abbraccio infinito, dolce e tenero, rispettoso e protettivo allo stesso tempo.
    Infine, Xeymus la sciolse lentamente da sé e si alzò dalla pietra afferrandola per mano:
    «Venite, è tardi e voglio che riposiate, prima di affrontare la pericolosa ricerca di domani» disse con premura guidandola verso la grotta. «Veglierò su di voi, questa notte: non permetterò che i
    miei incubi funestino ancora il vostro sonno!»
    «Come potrete farlo?»
    «Non so come, ma è stato il vostro incanto d’amore a liberarmi dagli incubi» sussurrò prendendole il volto tra le mani e accarezzandole piano una guancia col pollice «e anch’io saprò compiere
    per voi la stessa magia!»
    Le labbra si posarono brucianti di nuovo su quelle della strega in un casto bacio colmo di promesse, la punta della lingua ad assaporarle in un’umida e candida carezza, mentre la sentiva tremare tra le braccia, turbata.


    estratto_capitolo_23_modificatoRID
    Foto di Susan Cipriano da Pixabay (da me lievemente modificata)



    Edited by Ida59 - 10/8/2020, 16:19
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto capitolo 24: Desideri (pag. 176)



    A quel punto il desiderio era esploso lasciandolo senza fiato, facendogli bramare di lambire il calore della pelle di Nimue, oltre i vestiti che gli impedivano di sentirla, nuda, contro il proprio
    corpo. Il cuore aveva preso a battere all’impazzata e l’aveva stretta a sé: la mano era scesa a sfiorarle i seni, mentre quella castamente posata sul fianco era scivolata piano ad accarezzarle il
    ventre, cercando la sua intimità. Un gemito di piacere era sfuggito incontrollato alle sue labbra sentendo i glutei della donna premere contro la sua eccitata virilità. Solo in quell’istante si era
    reso conto di cosa stesse facendo: avrebbe dovuto vegliare sul suo sonno e, invece, un’erotica smania gli aveva annebbiato la mente.
    Si era vergognato terribilmente e, mordendosi forte il labbro, aveva ripreso il controllo, imponendosi di deglutire il desiderio in un lungo respiro: aveva allentato l’abbraccio, obbligandosi a
    frapporre di nuovo spazio tra i loro corpi, rimpiangendo il tepore che si allontanava.
    Gli era parso di udire un sospiro provenire dalle labbra di Nimue, forse un singhiozzo, e la sua vergogna era aumentata: l’aveva spaventata, trattandola come una donna di strada.
    Mentre rimaneva immobile, senza toccarla, il fiato contratto e l’acceso desiderio represso, la strega si era infine addormentata, ed erano giunti anche gli incubi. Si era sentito ancora più in colpa
    per il carnale impeto, un mostro insensibile, lui che aveva promesso di vegliare sul suo sonno e invece...
    Quando l’aveva sentita gemere era balzato a sedere e aveva visto con chiarezza l’orrore distorcere il volto addormentato.
    L’aveva sollevata e stretta a sé, con tutta la forza del sentimento che stava nascendo nel suo cuore, dimentico d’ogni licenziosa intenzione: aveva sussurrato ardenti parole d’amore mai pronunciate prima, rivelando i dolci sentimenti che lo infiammavano. Aveva ripetuto, con crescente e appassionata intensità, la sua tenera dichiarazione d’amore, quasi fosse un arcano incantesimo, una potente formula magica in grado di sconfiggere gli incubi che lo avevano a lungo tormentato.

    Estratto-capitolo24RID

     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto capitolo 26 - Alla ricerca della Platonia repellis aculeata (pag. 193)


    Lo vide avvicinarsi al tappeto irto di tentacoli dalle punte acuminate e inginocchiarsi piano, i lunghi aculei che, lenti, attraverso la leggera stoffa nera dei pantaloni penetravano nella pelle, e poi in profondità nella carne, le labbra strette in una linea tenace.
    Il mago allungò le mani verso lo scrigno che proteggeva il candido fiore della Platonia. Non fece in tempo a sfiorarlo, che dalle piccole spine eruppero con furia nuovi tentacoli selvaggi che si arrampicarono sulle sue dita, lungo il dorso della mano, gli avvolsero il polso e poi le braccia stringendole in una morsa feroce che si tingeva di rosso; fino a raggiungere le spalle, il collo e perfino il volto e i capelli cingendoli in una raccapricciante corona di spine. Allo stesso tempo, nuovi tentacoli acuminati sorsero dal terreno, sotto le ginocchia, incatenandogli le gambe al suolo; risalirono lungo le cosce a imprigionargli rigidamente la schiena e il busto: Nimue osservò il suo corpo inarcarsi e le labbra serrarsi irrimediabilmente trattenendo ogni gemito, mentre l’essenza vitale cominciava a stillare copiosa dalle molteplici lacerazioni inflitte in ogni parte del corpo.
    Seguì il sangue zampillare macchiando la camicia in piccoli schizzi dolorosi e le macchie allargarsi sul tessuto tingendolo di rosso intenso; del tutto impotente, lo guardò impaurita scendere in piccoli rivoli dalle tempie del mago e sul suo volto, sempre più cereo, come macabre lacrime, e poi colare lento dalle braccia gocciolando a terra in grevi gocce purpuree, dense di colpe che ancora voleva espiare.
    Con gli occhi sbarrati, incapace di chiuderli davanti al cruento spettacolo, lo vide raccogliersi a terra in piccole pozze scavando nuove vie tra i sassi; con panico crescente, notò che i famelici rametti della Platonia vi si abbeveravano e che nuovi virgulti nascevano rigogliosi e si levavano assetati, lanciandosi verso il corpo di Xeymus ormai percorso a ripetizione da ondate di brividi intensi, brucianti come il veleno che i crudeli aculei iniettavano nelle ferite disseminate ormai ovunque sulla sua pelle.
    Nimue premette forte le mani sulle labbra per non urlare, mentre quelle del mago restavano stoicamente serrate in una linea muta, lo sguardo perso nel vuoto di un dolore che lo straziava nel pungente abbraccio sempre più soffocante e lacerante. Lo vide tremare e oscillare sotto l’attacco di nuovi acuminati germogli, che si gettavano assettati sulla pelle martoriata cercando di farsi strada, di nutrirsi del sangue che ormai abbondante e con flusso continuo sgorgava dalle piccole ma profonde piaghe avvelenate.
    Guardò con orrore le catene pungenti tendersi e stringergli il corpo in un mortale abbraccio, continuando a rubargli la vita per dissetare i nuovi tentacoli spinosi che proliferavano sotto la pioggia vermiglia, dolorosa espiazione per colpe già scontate in una notte in cui la morte lo aveva stretto tra le dita scheletriche, ma, poi, non lo aveva voluto con sé.
    Adagio, dalle braccia di Xeymus cominciarono a scendere, seguendo i rivoli di sangue che grevi stillavano a terra, nuove terminazioni appuntite che si fissarono salde nel terreno, bloccandolo nella raccapricciante prigione di aculei che ormai lo avviluppava completamente, circondandogli anche il collo, così che Nimue temette lo stessero soffocando.

    estatto_capitolo_26
    Foto di 💛 Passt gut auf euch auf und bleibt gesund! 💛 da Pixabay (da me modificato)

     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Due brevi estratti del capitolo 27 - Cicatrici della memoria (pag 199 e 200)



    Era riuscito nell’intento: aveva i petali necessari a distruggere per sempre l’Anima Oscura e salvare Nimue. La donna che amava, finalmente ricambiato, dimentico dei vincoli del rimorso e del rimpianto che per anni avevano incatenato la sua esistenza.
    Voleva ricominciare a vivere: anche le rune lo avevano spronato e il suo corpo aveva subito obbedito, accendendosi del desiderio per Nimue. Voleva ascoltare la voce della strega chiamare
    ancora il suo nome, calda, colma di passione e di piacere.
    Il sorriso si adagiò sulle sue labbra mentre Xeymus pronunciava il nome della donna che, con la sua luce d’amore e di perdono, era riuscita a penetrare a fondo nel cuore che credeva morto e che, invece, anelava disperato al sentimento che si era sempre negato non ritenendosene più degno.
    «Nimue, amore mio...» disse in un ardente richiamo attirandola di nuovo tra le braccia e cercando ancora la sua bocca.
    La strega rispose al bacio con la stessa passione, stordita dal desio che l’aveva sommersa sbaragliando ogni trepidazione, felice come mai avrebbe immaginato di poter essere.
    Trattenersi fu arduo, per il mago: smaniava per sentire la pelle calda di Nimue sotto le dita e percorrere con labbra brucianti tutto il suo corpo, che ora si abbandonava a lui, infine senza timore. Con strenuo sforzo s’impose di fermarsi, di dominare i sensi ribelli: i cinque petali di Platonia erano troppo preziosi per rischiare di perderli.

    Platonia8bis



    Lui, invece, non aveva mai capito niente; non aveva mai posato lo sguardo sulla giovane studentessa, completamente svuotato per la perdita di Leah: non l’aveva mai notata, al punto da non riconoscerla neppure nella valle. Assurdo. La sua vita avrebbe potuto essere così diversa se... no, non aveva senso recriminare, adesso. Avrebbe dovuto pensarci prima di cedere ogni sua volontà a Septilya di Nocktany, prima di diventarne schiavo esaltato, disposto perfino a uccidere la propria famiglia.
    Volse lo sguardo all’interno del polso, dove le spine della Platonia si erano accanite con furiosa crudeltà, straziando a fondo la carne; la cicatrice che spiccava bianca sul niveo pallore era cambiata e nel profilo contorto e spezzato non si riusciva più a individuare l’orrido Serpente alato.
    Chiuse gli occhi e sospirò: il Giardino del Tempo aveva cancellato, rendendolo irriconoscibile, il Sigillo che aveva dominato la sua vita; ora toccava a lui mettere in pratica l’insegnamento del Giardino e lasciar sprofondare il passato in irraggiungibili meandri della memoria.

    Edited by Ida59 - 18/6/2020, 16:34
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Breve estratto dal capitolo 28 - Magia d'amore (da pag. 203)



    Accadde in quell’istante, mentre Xeymus baciava con ardore la strega.
    La terra tremò e un sordo rombo di tuono li avvolse minaccioso: l’atmosfera soleggiata del meriggio si tramutò in tenebra confondendosi con le volute di denso fumo nero che scendevano rapide dalle pendici della montagna tagliata a metà.
    «L’Anima Oscura!» esclamò il mago, rizzandosi in piedi di scatto, ansimante per l’appassionato bacio, ma la bacchetta già stretta in pugno, pronto a difendere la donna che amava.
    Dal confine della valle, lungo la spaccatura della catena montuosa, il buio si era esteso allungando le dita rapaci verso di loro, nascondendo perfino il sole: si dirigeva veloce sulla strega, nel parossistico tentativo di ricongiungersi con la parte mancante, alla disperata ricerca della propria unità.
    L’aria si era fatta fosca e fredda, rischiarata solo dal candido bagliore pulsante dei petali della Platonia stretti tra le mani di Nimue. Un vortice più consistente e scuro del resto circondò turbinando la strega che gettò a Xeymus la sfera trasparente contenente i preziosi petali.
    L’oscurità la risucchiò, sommergendola come una potente onda inarrestabile e per un istante il mago non la vide più: l’Anima intendeva catturarla per averne il dominio fisico!
    Xeymus la guardò svanire nel buio, perduta alla vista ma non al cuore: ne sentiva forte il richiamo, quasi come se la strega continuasse a pronunciare il suo nome.
    Corse verso il nucleo più corposo delle tenebre che, ritraendosi con rapidità verso la montagna, gli stavano portando via la donna che amava, la bacchetta tesa in avanti con decisione, pronto a combattere fino alla morte per salvarla... o perire con lei!
    «Nimue!» urlò disperato.
    L’anima della strega gli rispose accorata, guidandolo con sicurezza verso di sé, là dove la tenebra era più intensa; il mago s’immerse con coraggio, determinato a strapparla alla malvagia Anima che voleva fagocitarla e distruggerla: lo avrebbe impedito, a costo della sua stessa vita. Aveva finalmente trovato l’amore e il perdono e non avrebbe permesso a niente e nessuno di privarlo della felicità che, ora, anche lui riteneva di meritare.
    Si trovò inglobato nella più nera oscurità, guidato solo dal contatto con l’anima di Nimue: nel buio che lo circondava, non riusciva più a distinguere neppure le proprie membra e temette che l’Anima Oscura si fosse insinuata in lui, congiungendosi alle tenebre della sua stessa anima.
    All’improvviso, la strega apparve, luminosa, bellissima ai suoi occhi che infine vedevano l’amore; e nella luce il mago vide l’ombra che cercava di avvincere Nimue e farla per sempre sua.
    In quella tenebra rivide se stesso: i giovanili errori, le scelte sbagliate e tutte le tremende colpe; vide il giovane e orgoglioso Serpente alato, da tutti umiliato e rifiutato, precipitare nell’abisso del male, la sua anima lacerarsi e il cuore diventare di ghiaccio.
    Ma il mago sapeva di essere diverso, adesso: conosceva la luce dell’amore e del perdono e l’oscurità non lo avrebbe più reso cieco, perché aveva scoperto di averla dentro, la sua luce, nel cuore e nell’anima, nella sofferenza e nel rimorso. Nell’amore per Nimue.
    La grande mano di tenebra si stava stringendo attorno alla vita della strega, voleva spezzarla a metà per strapparle l’anima, per sempre.
    Xeymus si slanciò in avanti con un ultimo strenuo sforzo, incuneandosi tra la luce emanata da Nimue e l’Ombra che cercava di annientarla: «Non le farai del male!» urlò con quanto fiato aveva in gola, ergendosi come uno scudo davanti a lei e immolandosi all’oscurità.
    «No, Xeymus, non....»
    Il mago la strinse a sé in un ultimo abbraccio disperato; convinto di morire, volle rivelarle il suo amore in modo chiaro e diretto contravvenendo le consuetudini dell’epoca: «Ti amo, Nimue. La mia vita senza di te non ha alcun senso!» esclamò levando con determinazione la bacchetta contro le tenebre che stavano per entrare in lui e prendere possesso del suo corpo. «Se non posso salvarti, condividerò la tua sorte!»

    Cupola_neraRID

     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Nimue_bis
    Foto di Виктория Бородинова da Pixabay


    Signorina Nimue mac Tiernan - strega



    La strega interruppe la corsa e si voltò di slancio; il manto ondeggiò mentre il cappuccio scivolava all’indietro: un’irruente cascata di capelli biondi si rovesciò nell’aria per adagiarsi poi in disordine sulle spalle.
    «Xeymus...» sussurrò, rimanendo immobile a fissarlo.
    Il mago si avvicinò lento, la bacchetta sempre stretta tra le dita e puntata dritta contro la strega i cui occhi, di un azzurro chiarissimo ma intenso, risplendevano come stelle in quella notte di luna incredibilmente luminosa.

    [...]

    La brezza notturna faceva ondeggiare nell’aria il leggero mantello di seta blu e Xeymus poté distinguere la figuretta acerba dai lunghi e lisci capelli di un biondo molto chiaro che, come gli occhi azzurri, altrettanto chiari, contrastavano in modo singolare con la pelle abbronzata. La bocca era piccina, un estasiato sorriso, le labbra rosse che spiccavano sulle perle dei denti; gli occhi erano smaglianti come le stelle che mancavano in quella strana notte e
    riflettevano l’argentea luce lunare che, forse, li faceva apparire ancora più veri.
    Il collo era teso in un anelito di sogno verso il castello e nella scollatura s’intravedevano i piccoli seni, i lacci del corpetto allentati, forse nella foga della corsa. Il busto terminava in un vitino sottile, ancora da ragazzina, evidenziato dall’aderente corpino a punta dell’abito di raso blu notte che in morbide volute scendeva fino a terra.


    Edited by Ida59 - 10/3/2021, 13:05
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Radura_dei_druidi

    La sacra radura druidica e la grotta del Druido



    Ravi gli sorrise, grato, e lo guidò veloce nel folto della vegetazione che, a ogni successivo passo, modificava le sembianze, finché il mago fu certo di trovarsi in un intricato e oscuro bosco sacro degli antichi druidi. Erano sotto le fronde di querce secolari, i tronchi ammantati di vellutati veli verdi intessuti di rampicanti: li vedeva ondeggiare lenti anche nell’aria, in lunghi festoni pendenti dai rami, e davanti a lui troneggiava l’avanzo scheggiato della grande pietra dell’altare sacrificale. Poco più in là, si apriva l’ingresso, seminascosto dalla vegetazione, della grotta del druido.
    Xeymus spalancò gli occhi, sbalordito: lo spirito di Logant era svanito nei muri del collegio senza dirgli assolutamente nulla di quel mondo incredibile!



    Grotta
    Foto di Frank Meitzke da Pixabay



    «Dunque, questa grotta fino a qualche tempo fa non esisteva.»
    Ravi abbassò per un attimo il capo, intimorito dallo sguardo che sembrava capace di frugargli nella mente: «No, la grotta è sempre esistita, l’ha detto Taran. Solo che nessuno poteva vederla, prima» spiegò, ripetendo con cura le parole dello stregone.
    «O, forse, solo Nimue era destinata a vederla: Taran stesso non sa se è stato solo un caso fortuito, oppure era scritto nel destino.»
    «Oppure l’ha fatta apparire proprio la tua cara Nimue, tramite la potente magia di cui la valle è intrisa, prendendo di peso la grotta, vegetazione di contorno compresa, dai ricordi delle vecchie leggende su Merlino» terminò per lui il professore, le labbra stirate in un ghigno obliquo e il sopracciglio sollevato in un’espressione allo stesso tempo ironica e scettica.


    Edited by Ida59 - 10/3/2021, 13:06
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Altare_e_forestaRID

    Foto di Parker_West da Pixabay + Foto di Free-Photos da Pixabay (ho inserito l'altare nella foresta)


    Un antico altare druidico



    All’improvviso, un’ombra sorse nera e silenziosa dietro alla grande pietra dell’altare, quasi un druido tornasse dal passato a celebrare un macabro rito di sacrificio.
    [...]
    Tutto era pronto per il rituale.
    Sopra al sacro altare dei druidi, un lungo filo di fiori rampicanti era sbocciato in piccole corolle bianche, delicate perle notturne accarezzate dagli ultimi raggi del sole.
    [...]
    La strega li attendeva seduta sulla pietra scheggiata dell’altare; gli ultimi raggi di sole le illuminavano i capelli, manto sciolto sulle spalle che risaltava come un campo di grano nel cielo estivo dell’abito turchese.
    «Allora, Xeymus, avete trovato le risposte che vi servivano?»
    Il mago sorrise e si sedette vicino, dall’altro lato della pietra.
    [...]
    La voce di Nimue risuonò nella notte, dolce armonia colma d’amore e di perdono, e il mago rimase immobile, seduto al suo fianco dall’altro lato della pietra dell’antico altare
    [...]
    Quando si spensero, la notte riapparve intorno al margine rilucente della cupola di nebbia e un sottile fulgore dorato si diffuse nella radura ricoprendo l’altare e tutte le pietre con una polvere impalpabile.


    Edited by Ida59 - 10/3/2021, 13:06
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    altare_rune1
    Foto di Pete Linforth da Pixabay



    Il cerchio di Mvak



    Il mago, intanto, stava osservando la pietra scheggiata dell’antico altare dei druidi; Nimue aveva ragione: c’era davvero la traccia di un cerchio, ma il trascorrere del tempo e le intemperie avevano cancellato in gran parte l’incisione lasciando solo segni spezzati, difficili da individuare. Però, era indubbio: si trattava proprio del Cerchio di Mvak che non mancava mai sugli altari druidici.
    «Dobbiamo renderlo di nuovo visibile» decretò la strega sedendosi all’estremità della lunga pietra. «È fondamentale per il rituale di attivazione delle rune.»
    Xeymus annuì e sedendosi dall’altro lato sfiorò appena con la punta delle dita i labili segni.



    Altare_rune
    Foto di Enrique Meseguer da Pixabay



    Nimue, però, fu più veloce di lui. Estrasse la bacchetta e la puntò sulla pietra.
    «Delineo Futhark!» esclamò, facendo scorrere lentamente la punta in senso orario sul cerchio che s’intravedeva a malapena, seguendone per due volte la circonferenza.
    Un lieve bagliore crepitante risvegliò il grigiore della pietra e i segni cancellati dal tempo riemersero, come scolpiti in quell’istante, rivelando dapprima le due circonferenze concentriche che componevano il Cerchio di Mvak, e poi, nella striscia tra i due cerchi, le rune del Futhark, ripetute due volte.

    [...]

    Attento a non urtare le pietre disposte a spirale a terra, Xeymus tornò con Nimue vicino all’altare dei druidi, dove la lunga voluta delle anime iniziava partendo dal Cerchio di Mvak, al cui centro le loro rune, Algiz e Gebo, erano indissolubilmente unite.
    Un lieve brillìo emanava sul lato di congiunzione delle pietre, diffondendosi a intermittenza sulle intricate linee del Cerchio di Mvak e le due serie di Futhark.


    Edited by Ida59 - 10/3/2021, 13:07
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status



    Premio letterario Casentino - 45° edizione



    Sono lieta di annunciare che il mio romanzo fantasy "Dentro l'anima" ha ottenuto la Segnalazione particolare della Giuria al prestigioso premio letterario del Casentino.

    La premiazione si terrà a Poppi (AR) il 5 settembre nella splendida cornice dell'Abbazia San Fedele.


    Casentino_2020_Dentro_lanima_1Casentino_2020_Dentro_lanima_2

     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status




    Dall blog letterario La bottega dei libri,

    segnalazione di lettura

    per Dentro l'anima!




    "Dentro l'anima" di Ida Daneri è un fantasy dai tratti molto realistici; un fantasy calato nella realtà che oggi vi segnaliamo per la rubrica NOI PER VOI «Li ho rubati, quei maledetti poteri. Sono un assassino, io, non uno stregone!» Un viaggio alla scoperta di sé in un luogo celato nelle pieghe del tempo e dello spazio: amore e avventura fantastica sullo sfondo di uno scontro feroce tra luce e oscurità.

    Acquistabile sui maggiori siti on-line.

    Copertina_definitiva_RID

     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Amministratore

    Group
    Administrator
    Posts
    3,275

    Status

    Mille ringraziamenti al blog letterario "La bottega dei libri" per questa bella sorpresa!


     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    141

    Status
    Quando un romanzo fa immaginare di essere presente nell'azione, significa che l'autore è riuscito a descrivere al meglio gli accadimenti, coinvolgendo il lettore.
    E' il caso di "DENTRO L'ANIMA", quindi, brava Ida.
    Hai l'umiltà di scivolare nei tuoi personaggi, e anche la presunzione di indirizzarli verso i loro destini.
     
    .
267 replies since 15/7/2018, 11:39   9002 views
  Share  
.