Il segreto di Ida

Cornice rossa (in attesa di editore)

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    Editing o revisione editoriale?

    Seconda puntata: quando il mondo si frantuma

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    Ed io ho aspettato ancora pazientemente mentre il mio amore per Cornice rossa si raggelava, convinta che il romanzo fosse una ciofeca noiosa (anche se alle mie beta era piaciuto) e non riconoscendo più il mio testo tra tutti i rimaneggiamenti e il taglio e cucito fatto dall’editor.
    Il 6 marzo 2023 mi ha mandato il lavoro completato (1.645.595 battute dopo il “primo giro”, con un taglio di circa 91.000 battute globali, pari al 5% del romanzo da me inviato) e si è ripetuto il triste scenario di gennaio, tra mail e messaggi audio di WhatsApp, io che chiedevo chiarimenti senza ottenerli e, se insistevo, arrivava la risposta agghiacciante: ma non crederai che voglia peggiorare il tuo romanzo, vero? Le parole non saranno state quello, ma il succo lo era e la mia autostima di scrittrice finiva sotto le scarpe mentre rivedevo le correzioni cercando di convincermi che andassero bene. Il 18 marzo, molto abbattuta ma non disposta a uccidere del tutto “Cornice rossa” ho mandato questo messaggio su WA: “Grosso modo, oltre il 90% delle correzioni mi vanno bene, mentre alcune (poche) non mi piacciono per niente e ne dovremo parlare a voce.”
    Il 24 marzo ho inviato il file rivisto con una scarna mail all’editor, le lacrime ricacciate a forza in gola: “Ti rimando il file con le mie considerazioni. In alcuni, pochissimi capitoli, credo sia tutto da rivedere. Il resto grosso modo è ok. Come da te chiesto ho rivisto solo il secondo blocco di editing-primo giro.”
    C’è stata una telefonata il 5 aprile in cui l’editor, ancora una volta senza rispondere alle mie richieste di chiarimento sui mille perché che mi turbinavano nella testa, ha deciso di iniziare il “secondo giro”, quello in cui si doveva uscire con un testo definitivo, tenendo conto anche delle mie considerazioni di autore sulle correzioni/tagli/spostamenti fatti (ripeto, senza mai spiegarmi il perché, altrimenti si perdeva troppo tempo).

    Intanto, il tempo passava e a luglio il secondo giro ancora non si profilava all’orizzonte ed io ero sempre più nervosa e maldisposta. Il 30 giugno mando questo messaggio su WA: Spero davvero di risentirti entro fine luglio con l'editing finalmente terminato. Io avrei anche voluto avere un confronto con te circa la struttura della storia, la caratterizzazione dei personaggi e l'intreccio delle varie trame, nonché la possibilità di suddivisione in due/tre storie separate. Mi piacerebbe fare una chiacchierata con te sui temi sopra indicati. A dire il vero, pensavo che avremmo soprattutto parlato di quello nell'editing.
    È stato l’inizio della fine.

    [2 di 3 Continua]
     
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    Editing o revisione editoriale?

    Terza puntata: quando il mondo è distrutto

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    È stato l’inizio della fine. L'editor di Cornice rossa mi ha accusato di aver tirato fuori questi argomenti dal cappello quando ormai aveva quasi finito il lavoro (e incassato oltre il 70% dell’onorario pattuito, sicuramente un buon prezzo considerata la lunghezza del romanzo) mentre erano richieste che avevo avanzato immediatamente dopo aver ricevuto la prima parte del “primo giro”. I messaggi su WA, anche audio, si sono surriscaldati e si è giunti alla telefonata finale il 6/7: erano trascorsi esattamente 15 mesi dall’invio del “manoscritto”.
    La telefonata è stata sgradevole: mi ha accusato di non aver compreso il valore del lavoro svolto: non “aria fritta” di commenti e considerazioni su struttura della storia, trama, caratterizzazione personaggi, intrecci della fabula e simili, bensì belle e corpose correzioni nel mio stile. In effetti lo stile di scrittura era simile, ma non lo era lo spirito dei personaggi che parlavano con una “voce” non loro, per non parlare dei tagli, spostamenti di brani o loro accorpamenti di cui non ho mai avuto spiegazioni circa la loro necessità/motivazione. Il clima si è rapidamente infuocato, io che faticavo a piazzar parola (e chi mi conosce sa che è difficile farmi tacere) mentre l’editor glorificava il proprio lavoro affermando che non ero in grado di valutarlo. A un certo punto ha asserito che era evidente che io non avevo fiducia nella sua figura e così non si poteva lavorare perché a me non andava bene nulla (ripeto, ho accettato la stragrande maggioranza delle correzioni impuntandomi solo su pochissimi elementi per me fondamentali), quindi mi ha offerto di chiudere il rapporto: non avrebbe svolto il “secondo giro” (mettere insieme le sue correzioni con le mie considerazioni e arrivare a un testo definitivo e condiviso) e io non avrei pagato l’ultima parte di compenso stabilito.
    Ho accettato e, incredibile, l’editor si è incavolato e mi ha accusato di cogliere la palla al balzo. Palla che l’editor mi aveva scagliato in faccia affermando che non avevo compreso il valore del suo lavoro. Insomma, negli ultimi istanti l’editor ha cercato di fare retromarcia: prima aveva affermato che il lavoro era quasi finito e potevo far da sola, poi ha detto che mancava ancora un sacco di lavoro qualificato che mai sarei stata in grado di svolgere da sola e che entro fine estate avrebbe completato tutto. A questo punto, però, ho risposto, no, grazie, e chiuso tutto: telefonata, rapporto e infelice esperienza di editing pensando che avrei dovuto dar retta a mia figlia e chiudere subito questa brutta esperienza, quasi un anno prima quando l’editor era giunto al nostro appuntamento avendo letto 80 pagine su 988… e senza nemmeno le correzioni da mostrarmi perché il disco fisso del pc si era appena fritto…

    [3 di 3 Fine]
     
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    Finalmente è arrivato l'esito del concorso (L)UNATANTUM (selezione per romanzi inediti da parte dell'agenzia letteraria Scribo), dove sapevo di essere finalista già dalla fine di luglio.

    ]CorniceRossa-Lunatantum

    Sono felicissima!
    Non ho vinto (peccato, un editing gratuito mi avrebbe fatto comodo) ma al mio romanzo fantasy "Cornice rossa" (inedito e versione originale completa) è stato assegnato il
    Premio speciale per l'originalità della trama e la particolare cura espositiva.

    Un grazie di cuore alla giuria e al suo lungo lavoro: non so quanto fossero lunghi gli altri romanzi, ma il mio è di oltre 1.700.000 battute, in pratica 1.000 pagine di libro!



    Edited by Ida59 - 26/3/2024, 12:18
     
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    L'avventura di "Cornice rossa" nel Premio Arcimago



    Per chi non lo conosce, l'Arcimago è un Premio letterario nato nel 2022, dedicato al settore fantasy e gestito in modo favolosamente diverso da ogni altro concorso letterario, per fasi successive con giudici sempre diversi e molto validi.
    Tanto per cominciare è gratuito, ma in cambio ti vengono date mille informazioni, aiuti e nozioni specifiche. Ho imparato a scrivere un high contest e un elevator pitch, per non parlare della sinossi. Non partecipa il romanzo, ma il progetto del romanzo (con high contest, pitch e sinossi) e l'incipit di massimo 1.000 parole. Se si arriva alla 3a fase si inviano le prime 20/25.000 parole del romanzo.

    I partecipanti erano circa 500 e i giudici della 1a fase erano 3 editor specializzati nelle acquisizioni per le case editrici. L'organizzatore del concorso è Rotte narrative di Livio Gambarini: visitate il sito e il canale YouTube, troverete cose interessantissime. Ho partecipato perchè è un premio dedicato al fantasy, era gratuito e si presentava davvero molto interessante. Date un'occhiata al sito del premio Arcimago e capirete quanto è diverso da tutti gli altri.
    Livio Gambarini tiene corsi molto interessanti e molto corposi, ma anche molto cari. Sicuramente meritano, ma per ora non ne ho comprati. Ero certa che i suoi studenti avrebbero sbaragliato tutti gli altri concorrenti, quindi mi sono iscritta sicura di non avere reali possibilità di passare la prima fase...

    E invece ho passato la prima fase!

    Il progetto di Cornice rossa è stato uno del 155 progetti che su 500 hanno ottenuto l'approvazione di almeno due acquisition editor su tre in quanto progetto considerato teoricamente valido (in base al materiale presentato) per interessare un editore ed essere pubblicato.


    Non l'avrei mai immaginato e ne sono stata davvero felicissima.

    Purtroppo l'avventura è finita alla seconda fase. Il mio è un fantasy declinato in romance e su 155 c'erano solo 3 posti riservati al genere romantasy, i cui progetti erano meno numerosi degli altri generi fantasy (mondano, classico e dark). Alla 3a fase hanno avuto accesso solo 32 progetti.
    I giudici della 2a fase erano dei bookinfluencer (instagram, tiktok e altre piattaforme) che hanno condiviso con i loro follower (i potenziali lettori) solo le informazioni su concept e pitch.
    Spero di riuscire ad ottenere da qualche influencer le schede di valutazione del mio romanzo, che mi premurerò subito di pubblicare.
     
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78 replies since 15/7/2018, 11:40   2002 views
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