Il segreto di Ida


Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi

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  1. DanielaB
     
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    Esercizio La forza delle bugie. Due frasi vere, una no.

    Allo specchio



    Sto per uscire; mi guardo al grande specchio per controllare se sono in ordine; lo specchio non riflette la mia immagine.
    Mi stropiccio gli occhi e riguardo.
    Niente.
    Il resto della stanza si riflette, io no.
    Solo io.
    Panico.
    Mille domande si affollano nella mente.
    Oddio! Sono diventata un vampiro! Mi tocco il collo; lo sento strano, rugoso, ma niente buchini.
    Sospiro di sollievo. Non sono un essere della notte, ma perché non mi vedo allo specchio?
    Mi gira la testa. Chiamo mio marito, ma non risponde. Non reprimo un moto di stizza: non c’è mai, quando ho bisogno.
    Un momento, un momento! La mia voce! Non l’ho sentita. Riprovo. No, no, questo verso non è la mia voce, non sono io.
    Cosa sta succedendo? Guardo le mani.
    Mani? Cosa sono queste? Il cuore si ferma. Non le ho! Lo sguardo scivola veloce lungo il corpo: è marroncino e le braccia sono sei.
    Braccia è un eufemismo; in realtà, a osservarle bene, sono…zampe!
    Sgrano gli occhi, incredula. Mi rendo conto che io non sono più io. Non è esatto: io sono io, ma il corpo non è il mio. Vero che non sono mai stata una bellezza, ma così!
    Mi sento svenire. Mi riguardo e capisco: è un incubo.
    - Tra poco mi sveglierò. – Mi dico
    Rilassata, mi esploro. Cosa sono? Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori. Le piego e le rilascio: spicco un salto degno del circo Togni. Una parte del mio cervello sembra bearsi di quel salto. Ne faccio un altro.
    Ehi! Eccomi allo specchio! Se salto mi vedo: sono una pulce. Non riuscivo a vedermi, prima, perché ero troppo bassa.
    Dai, ora mi sveglierò. Però, che sogno strano!
    Una voce squillante e anche un po’ fastidiosa mi informa:
    - Non è un sogno, cara, è il karma. Sei morta e ti sei reincarnata in una pulce. – E mi fa vedere le immagini del funerale, i familiari che piangono, la casa deserta. Non è un sogno, davvero.
    - Ma dai! – Ribatto – Non sono stata così cattiva nella mia vita. Mi avete confusa con qualcun’altra, un sacco di gente porta il mio nome.
    - Noi non sbagliamo mai. – Risponde sussiegosa la voce. – Guarda.
    Uno schermo degno di una multisala cinematografica appare e subito parte il film della mia vita.
    Eh, beh, le persone buone sono diverse, lo ammetto. Mi vergogno. Ma davvero ho commesso tutte quelle brutte azioni? Certo, non ho ammazzato nessuno, ma si può essere cattivi anche in altri modi.
    - Sì, tu sei stata così. – Afferma la voce. – Consolati, però, vergognarsi è il primo passo verso il pentimento e la redenzione.
    Ascolto, ma con un orecchio solo: una lunga coda mi attira come mai prima d’ora:
    - Micione! Sei tu!
    Un salto e atterro sulla sua groppa; il pelo morbido mi accoglie e si richiude su di me.
    Il tempo di accoccolarmi e di pensare che uno spuntino è proprio quel che ci vuole, quando lo vedo.
    No!
    Il collare antipulci!

    Edited by Ida59 - 2/11/2023, 17:40
     
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