Il segreto di Ida


Il fuoco dei tuoi occhi

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  1. Ida59
     
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    Titolo: Il fuoco dei tuoi occhi
    Autore/data: Ida Daneri – 18/20 novembre 2019
    Tipologia: racconto breve
    Rating: Per tutti
    Genere: fantasy (vampiri)
    Avvertimenti: nessuno
    Riassunto: Un amore che è tormento e rimorso. Dall'eternità alla morte.
    Parole/battute/pagine: 916 - 5427 - 3

    Disclaimer: Questa storia è di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.

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    Il fuoco dei tuoi occhi




    La luce del giorno sfolgora in un rogo ardente, lingue di fiamma danzanti mi avvolgono in un languido abbraccio.
    La luce.
    La luce perduta.
    Oggi la ritrovo infine nel fuoco dei tuoi occhi.

    I tuoi occhi verdi, amore mio, traboccanti di luce e di speranza nel futuro che si dispiegava davanti.
    Da ragazzino vivevo per specchiarmi nei tuoi occhi; da adulto ho trascorso la mia intera esistenza pensando che sarei morto felice se solo avessi potuto ancora una volta annegare lo sguardo in loro.
    Se solo potessi morire…
    Vorrei poterli ricordare spalancarsi brillanti e gioiosi com’erano nella verde radura dove, con l’entusiasmo di un bimbo che stringe tra le mani un meraviglioso avvenire, ti svelai il mio sogno segreto, quando ancora il futuro risplendeva nelle mie iridi nere, piene d’orgoglio, allora, solo cupe e spente, adesso, prive d’ogni scintilla di vita.
    Proprio come i tuoi occhi, amore mio, che nel lungo e agitato sonno diurno tornano negli incubi a tormentarmi. Le orbite spente di una morta, della donna di cui ho sorbito ogni stilla di sangue nel mio folle delirio di onnipotenza, stolto vampiro neonato, ignaro dei miei orridi poteri.
    Gli occhi della donna che continuo ad amare, anche dopo l'eternità infinita di secoli e millenni, sempre!
    Così rifuggo il sonno, ma certo non i rimorsi, e il dolce e illusorio pensiero della morte mi accompagna sempre, in ogni ora del giorno e della notte, impossibile miraggio agognato.
    È la nera e fedele compagna della mia solitaria esistenza, sogghigna al mio fianco ogni giorno, irraggiungibile, negandomi oblio e speranza.
    Sono condannato a vivere, ricordando per l'eternità l'istante maledetto in cui ti strappai la vita, il tenero collo, caldo e fremente sotto i miei gelidi canini appuntiti.
    Come un tempo smaniavo per l'immortalità, ora bramo ancor di più la morte come liberazione, cessazione del mio tormento e del gelo della solitudine.
    Rivedo i tuoi occhi, spalancati nel glaciale silenzio della fine, verdi come la speranza perduta; e i tuoi lunghi capelli, rossi del sangue che li inondava. Ed io, immobile, impietrito dall'orrore di ciò che avevo fatto.
    E rimane solo il nero silenzio di un amore mai rivelato, il grido muto di un cuore straziato, il gemito spezzato di un uomo senza lacrime, senza umanità. Un uomo per sempre dannato a vivere nel rimpianto di un amore mai nato, cui io stesso sigillai per sempre la bocca, con la mia, lorda del tuo sangue innocente.
    Immagino l'invisibile: il mio pallido riflesso immobile nello specchio, le labbra serrate, mute d’amore, e gli occhi vuoti, neri di mancanza, privi d’ogni speranza e pieni solo di un oscuro e doloroso nulla.
    Vedo solo il riflesso cupo del passato, il folle ardire di un giovane che inseguiva la chimera dell'immortalità.
    E la trovai, infine, in un'oscura notte di dannazione. La notte che mi circonda, priva della luce dei tuoi occhi, colma solo di atroce sofferenza.
    Della mia esistenza io stesso decretai il nulla, la devastai, insieme con altre vite innocenti, e alla tua.
    La speranza del tuo amore era la mia vita ed io la distrussi in un bacio vorace, incontrollato impulso di un vampiro che ignorava la sua immensa forza.
    No, non c’è alcuna speranza per me, non c'è futuro ma solo un eterno, maledetto presente che si consuma nell’oblio del nulla che io sono.
    Perché io morii la notte in cui il tuo sguardo si spense, nei miei morsi acuminati, tra le mie braccia innamorate, nello strazio atroce di un’anima condannata per sempre alle tenebre dell'immortalità.
    Per interminabili anni ho fissato il rovente rogo di dolore del mio rimorso divampare nello specchio, senza mai capire quale fosse la soluzione.
    L'eternità si è consumata ma la luce dei tuoi occhi è sempre davanti a me, inarrivabile lusinga di morte.

    In questa alba cremisi finalmente comprendo e un lieve sorriso si adagia sulle mie labbra riarse.
    In fin dei conti, per me morire significa solo smettere di soffrire, un vizio che non mi ha mai lasciato da quando ti persi, amore mio.
    Morire significa vedere il mio riflesso sciogliersi lento nello specchio di amate iridi verdi, bruciare agonizzante nel sole che tanto amavi e che io spensi con i miei laceranti canini.
    Non posso parlare, la gola è in fiamme e il corpo avvampa sotto gli implacabili raggi del sole.
    Morirò in silenzio, come sempre ho vissuto, nel dolore interminabile della tua perdita.
    Avevo sempre pensato che sarei stato solo anche in questo momento fatale, invece i tuoi occhi sono con me, mi accompagnano in questo ultimo viaggio che, forse, non è diretto ad un vuoto abisso di oscurità.
    O, forse, è solo l’ultimo tragico inganno della luce che mi chiama a sé, mi seduce e mi avvolge.
    Mi cattura inesorabile.
    Mi consuma implacabile.
    La luce.
    La luce perduta.
    La luce dei tuoi occhi esplode nei miei, in mille fiamme sfolgoranti.
    Sarebbe bizzarro scoprire che, se la mia esistenza è stata solo un buio e desolato nulla, può esistere qualcosa dopo la morte agognata.
    Il dolore divampa, raggio accecante che offusca la mente.
    Non l'avevo mai neppure immaginato, ma il verde splendore dei tuoi occhi induce una speranza che mai conobbi nella mia arida immortalità.
    L’ardente dolore accende cristalli di delirio.
    Sì, davvero singolare scoprirlo alla fine, nella luce sorridente delle tue iridi che mi accoglie e mi regala la pace di questo rogo illuminato dal sole.
    La luce.
    La luce perduta.
    La luce verde dei tuoi occhi si tinge di rosso.
    Rosso fuoco.
    Il fuoco dei tuoi occhi.
     
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1 replies since 17/9/2021, 13:34   99 views
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