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Un racconto in un certo qual senso delirante: mi appartiene come tema di base, ma allo stesso tempo è altro da me per il suo svolgimento, che, se pur figurato, si avvicina all'horror.
Il riassunto esprime bene il senso della trama in cui il mio vampiro brilla fulgido (letteralmente) d'amore e di morte.
CITAZIONE Un amore che è tormento e rimorso. Dall'eternità alla morte.
La base del racconto era una fiction scritta nel luglio 2011 per un concorso del mio forum “La poesia ispira la prosa ” e la poesia ispiratrice era “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Pavese. Già all'origine il tema era sempre quello: amore-rimorso-morte.
La trasformazione in originale ha comportato un allungamento del racconto, così come il dolore e il rimorso del vampiro si sono protratti dall'iniziale "tutta la vita" alla ben più lunga eternità. Per altro, il vampiro doveva morire (non anelava ad altro, in effetti, poveraccio!) e non ci sono molti modi per uccidere un vampiro. Tra questi, il rogo del sole si presentava come sublime perfezione per il finale della storia, dove la luce del sole, nel delirio del vampiro che avvampa, diventa la luce degli occhi della donna amata, della cui morte è tragicamente colpevole.
Nonostante ciò che scrivo, sono una persona solare e ottimista, quindi ho una netta preferenza per il lieto fine. In questa storia ovviamente non era possibile, anche se in questo particolare caso bisognerebbe chiedere il parere del vampiro, che potrebbe anche, a suo modo, reputare che il lieto fine si sia verificato, visto che il suo desiderio di poter morire è stato soddisfatto. In ogni caso, ho voluto inserire una piccola stilla di speranza nel finale, riservata almeno a chi crede ci sia qualcosa dopo la morte, ammesso mai che un vampiro possa ambire al paradiso…
Il racconto è stato selezionato per l'inserimento nell'antologia "Cuori di fiele" a cura di BraviAutori.it che sarà pubblicata a breve.
Edited by Ida59 - 5/3/2023, 18:55
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