Il segreto di Ida


Anticlimax

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    Anticlimax
    (o Climax discendente)



    Deriva dal greco antì, contro, e klìmax, scala; cfr. il verbo clìno, piego ed è il contrario del “climax”, in discesa invece che in salita.
    L’anticlìmax, o gradazione negativa, è una figura retorica che consiste in un elenco di termini o locuzioni con un susseguirsi di intensità negativa, cioè con un ordine scalare dal termine più forte a quello più debole

    « E mi dicono, Dormi! / mi cantano, Dormi! sussurrano, / Dormi! bisbigliano, Dormi! »
    (Giovanni Pascoli, La mia sera)

    Così tra questa immensità s' annega il pensier mio e il naufragar m'è dolce in questo mare
    (G.Leopardi)

    Dunque il fatto sin ora al rischio è molto,
    più che molto al travaglio, a l'onor poco,
    nulla al disegno, ove o si fermi o volto
    sia l'impeto de l'armi in altro loco.

    (I, XXIV, 1-4) Torquato Tasso - Gerusalemme Liberata

    Già il treno rallenta, trabalza,
    sta... Mia giovinezza, t'attendo!

    (Notte d'inverno, 29-30) Giovanni Pascoli - Canti di Castelvecchio

    Nel moderno umorismo l'anticlimax è la tipologia di battuta ricavata dall'accostamento di un elemento alto, nobile e universale a uno basso, prosaico e particolare:

    « Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico nel fine settimana! »
    (Woody Allen)
     
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    (o Climax discendente)



    Il terminel greco antico significa letteralmente contro scala.
    Questa figura retorica consiste nell’uso di una sequenza di termini o di frasi con intensità decrescente, tali da esprimere progressivamente una situazione finale di quiete.

    Esempio

    “Mangiò tre panini con la salsiccia, poi bevve mezzo bicchiere di vino, si strofinò il fazzoletto sulle labbra, si pulì, si voltò intorno, era stanco, si addormentò sull’erba.”

    L’uso di questa figura retorica è usuale sia in poesia che nella narrativa. E' utile per esprimere la situazione che si modifica in maniera decrescente e la calma finale, quando tutto è finito. E' importante che l’intensità scemi, per attivare, nel lettore, l’aspettativa della fine di una tensione o di un’idea forte.

    Va adoperata con gusto e moderazione, ma si consiglia di tenerne conto poichè è una forma con importante valenza in fase di descrizione gicchè crea immagini in chi legge.

    Esempio che vede diminuire la tensione in un personaggio che ha ricevuto una cattiva notizia.

    “Americo era sulla porta e si agitava con le mani sui fianchi, poi sugli stipiti, quindi sui capelli. Se li grattava. Le dita scivolarono sulle gote, trovarono la barba di pochi centimetri, accarezzarono il mento. Egli si
    guardò le spalle, rientrò e si sedette. Sorrise come se qualcuno lo stesse osservando, poi si convinse che a tutto c’è rimedio.
    Aveva accentuato inutilmente una situazione, era calmo e quasi pronto a lavorare di nuovo. La pialla fu accesa e poi spenta. Bevve due dita d’acqua fresca. Si fermò a pensare, qualche minuto dopo aveva dimenticato tutto, come conviene in questi casi.”


    Qui una descrizione più lunga dimostra come un periodo articolato possa essere costruito, efficacemente, secondo la figura retorica dell’anticlimax.
     
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1 replies since 5/9/2023, 12:07   23 views
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