Il segreto di Ida


La rosa nera

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  1. Ida59
     
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    La rosa nera



    Ho scritto questo racconto a capitoli per un concorso che richiedeva l'ambientazione in Transilvania e, soprattutto, invitava a stupire.
    Per la cronaca, la mia storia non è stata selezionata tra le prime tre.
    CITAZIONE
    Scrivete un racconto che illustri la nascita di un mito, di una tradizione, di un modo di dire, di una favola che abbia a che fare con la Transilvania. Interpretate queste istruzioni nel senso più ampio: potete raccontarci come sia venuto in mente all'amico Vlad di impalare i suoi nemici, oppure il diario di viaggio di un contemporaneo antropologo che intende indagare le usanze locali.

    Divertitevi e ingannateci.

    Quello che ci racconterete non dovrà essere vero, e non è detto che debba essere plausibile. Può essere una vicenda ambientata ai giorni nostri, nel remoto passato o nel lontano futuro, nel nostro mondo o in una realtà alternativa.
    Stupiteci. Questo sì.

    Ciò che mi ha stuzzicato è stato l'inciso "non è detto che debba essere plausibile" che rendeva tutto davvero molto facile: bastava lasciare andare la fantasia senza pensare a far quadrare le cose. Un gioco facile e divertente.

    Così ho lasciato che il mio animo sognasse perdendosi nei meandri di una romantica tradizione, tra vampiri, nebbia, sangue e rose nere che fioriscono al bacio sensuale della luna, portando con sé la salvezza... Quale salvezza? Leggete la storia e poi ne parliamo.

    Volete sapere perchè ho scelto la notte del 14 dicembre? Semplicissimo: è il mio compleanno! 😉

    Dopo aver scritto il racconto, però, mi ci sono affezionata, come sempre mi accade.
    E lì le cose si sono complicate.
    Perchè se il racconto si reggeva su una plausibilità molto vaga, un'aura di sogno-incubo o una spruzzata di magia, se volevo continuare la storia passando da un racconto a un romanzo, dovevo costruire una ferrea plausibilità della storia, pur mantenendo l'atmosfera onirica e l'aspetto magico.
    E così ho pensato e pensato, ho elaborato e vagliato trame, ho progettato e costruito nella mente... non un futuro, ma un passato del racconto. O meglio, ho architettato la plausibilità della storia nel passato, in modo che il narrato del racconto si ponesse quale cardine, nel presente, per ripescare il passato e proiettarsi nel futuro.
    Insomma, un progetto molto, molto complicato, che è finito nel cassetto degli "appunti di idee per scrivere storie".
    Mi serviranno come minimo tre vite per scrivere tutte le storie che ho in mente!

    Edited by Ida59 - 27/4/2021, 10:14
     
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12 replies since 15/7/2018, 16:09   688 views
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