Inno alla speranza


La speranza si è insinuata,
subdola e lenta,
nella mia mente.
E ho cominciato a contare i giorni
in attesa del miracolo
del sogno che si trasforma in vita.

Un’unica possibilità
ma non ne servono due.

E se fosse?
Il mio Angelo, lassù nel cielo,
forse mi ha perdonato.
Forse mi ama.
Come io lo ho amato
quando ho rinunciato a lui.

La speranza ora riempie di felicità i miei occhi
la disillusione li riempirà di lacrime.
La disillusione portata da quella prima goccia
sarà atroce.
Meglio sarebbe non sperare.
Ricacciarla nel buio e nell’oblio
fingere che quella possibilità non esista.
Non sia mai esistita.

Eppure la speranza sopravvive
relegata in un piccolo angolo della mia mente.
Ma ha già riempito il mio cuore
messo in subbuglio la mia anima.
Non riesco a reprimerla:
ha vissuto di vita propria in quest’ultimo anno.
Anche quando non c’era nessuna possibilità.
Non posso ucciderla
non oggi
che so che potrebbe essere possibile.

Anche se so
che saranno solo lacrime
questa volta ancora più cocenti ed amare.

I giorni dell’attesa
tremendi
meravigliosi.
La speranza dell’attesa.
Poi finisce l’attesa
e svanisce la speranza.

Ma ho ancora alcuni giorni
per aggrapparmi alla speranza
forse anche solo oggi
forse solo poche ore.
Non voglio sprecarle nella tristezza di domani.
Non ci sarà più speranza domani.

Oggi la speranza
domani la sua negazione.
Non ci sarebbe disillusione senza speranza.
Ma io non voglio rinunciare a sperare
per nulla al mondo
a costo di soffrire di più domani.

Ma oggi spero
e sono felice.
Piangerò domani
Solo domani.

Oggi sorrido ancora
E spero.