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Titolo: Dubbi assillanti
Autore/data: Ida Daneri – 10 novembre 2019
Parole-battute: 254 - 1497
Questa storia è di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Dubbi assillanti
Apro gli occhi nella notte nera e fredda.
Un brivido sulla pelle.
Un sogno nell’incubo o un incubo nel sogno?
Sfioro cauto la pelle del viso, attendendo il dolore, ma è integra e liscia.
Giungo al collo, sussulto e mi manca il fiato.
Richiudo gli occhi e tremo.
Ci sono due piccoli fori.
E ricordo.
Ricordo lei, bellissima e sensuale, e i suoi occhi di sangue.
Ricordo il fuoco scorrere nelle vene, ricordo il dolore e il terrore.
Sento di nuovo il suo respiro mischiarsi al mio, la sua bocca sul collo, bruciante passione che mi risucchia. Le sue labbra sottili sono avide di baci, mai sazie di crudeli morsi; le lunghe dita, esangui ma energiche, intagliano una sanguinante scia di possesso nella mia carne.
Eppure la bramo, ancora, potente malia che mi sottomette in uno scintillio di acuminati canini. Le sue braccia mi avvolgono in una spira soffocante, come se non potesse perdermi, come se lasciarmi significasse morire.
Vuole il mio sangue, esige la mia vita.
Passione infuocata, travolgente, dolore lacerante in un lungo urlo roco che si dissolve in un sibilo: sussurra il mio nome con perfida tenerezza.
Le sue labbra sono placate, ora, leniscono il fuoco che mi divora mentre le dita affusolate sfiorano piano la mia pelle, leggere e delicate, a sanare ogni ferita inferta dalla sanguinaria passione.
Il dolore svanisce e resta solo il desiderio di ricominciare.
Le porgo il collo, soggiogato.
Si lecca le labbra, lasciva e sensuale.
Prigioniero o amante?
Sogno, incubo, ricordo o realtà?
Delirio?
Follia?.