Compito
GIORGIO RACCONTA A VITTORIO DI AVER INCONTRATO MARIA DUE GIORNI PRIMA.
- Allora? Hai scoperto altre piramidi? - Domandò ironico Vittorio. ? Oppure hai trovato qualche faraona da spennare?
- Lasciamo perdere: dov?ero io indossavano tanti di quei veli che non distinguevi neanche l?età. ? Rispose sconfortato Giorgio. ? Però l?altro ieri sai chi ho incontrato?
- Chi?
- Maria. ? E ammiccò.
- Maria? Quella con uno stacco di gambe mirabolante e quelle minigonne vertiginose?
- Proprio lei.
- Che culo!
- Sì, anche. Stavo recandomi in ufficio per un importante colloquio di lavoro e mi si è parata davanti. ? Sorprese. - Avevo le mani impegnate e me la sono trovata abbracciata senza accorgermene. In pochi minuti dovetti rispondere alle sue domande.
- Tipo?
- Ma si, le solite: sono mesi che non ci vediamo, dai raccontami le tue avventure egiziane. Enigmatico le accennai dell?impegno, ma insisteva. Allora, sornione, le ho proposto di vederci a casa mia, così avrei soddisfatto tutte le sue curiosità?
- E?
- Eh. Ieri sera, sarà stato per il fascino dell?avventuriero, sarà perché ho prenotato la pizza più buona della città, sarà che il vino ha fatto effetto?
- Il solito fortunato.
MARIA RACCONTA A LUCIA DI AVER INCONTRATO GIORGIO DUE GIORNI PRIMA.
- Che delusione ieri sera. ? Annunciò Maria a Lucia entrando in ufficio.
- Perché? ? Sondò l?amica.
- Ti avevo detto di aver incontrato quello scapolone di Giorgio.
- Si, vicino al ministero degli esteri. Te lo eri abbracciato e lo avevi sgridato perché erano mesi che non lo vedevi. Ma si è scusato dichiarando che finalmente era stato in Egitto per una spedizione archeologica. ? Rammentò Lucia.
- Ecco, appunto. Ho sgranato tanto d?occhi, come d?abitudine: agli uomini piace tanto quando credono di stupire. Poi ho preteso che mi raccontasse le avventure nel deserto, ma era di fretta perché aveva un importante colloquio di lavoro, e mi ha mollato lì sul marciapiede con quel sorriso falsamente enigmatico promettendo una serata a casa sua per raccontarmi tutto.
- Quindi? ? Sollecitò Lucia.
- Tutta la sera a parlare di statuette, e ciotole, e ninnoli, e mummie, e anche la pizza pareva dell?antico Egitto.
- Ma poi, è successo qualcosa?
- Taci, s?è bevuto quasi tutto lo chardonnay e alla fine bofonchiava anche un po?, per cui, con una scusa, l?ho lasciato alle sue piramidi e sono tornata a casa. Quel mini abito rosso, che m?è costato una cifra, verrà buono per un?occasione più propizia. ? Dichiarò Maria sbuffando.
- Poverina. Dai, un caffè? ? La consolò Lucia.
- Purché non sia egiziano.
E risero.
Foto di Soupy Squirrel da Pixabay
Racconti incrociati
GIORGIO RACCONTA A VITTORIO DI AVER INCONTRATO MARIA DUE GIORNI PRIMA.
- Allora? Hai scoperto altre piramidi? - Domandò ironico Vittorio. ? Oppure hai trovato qualche faraona da spennare?
- Lasciamo perdere: dov?ero io indossavano tanti di quei veli che non distinguevi neanche l?età. ? Rispose sconfortato Giorgio. ? Però l?altro ieri sai chi ho incontrato?
- Chi?
- Maria. ? E ammiccò.
- Maria? Quella con uno stacco di gambe mirabolante e quelle minigonne vertiginose?
- Proprio lei.
- Che culo!
- Sì, anche. Stavo recandomi in ufficio per un importante colloquio di lavoro e mi si è parata davanti. ? Sorprese. - Avevo le mani impegnate e me la sono trovata abbracciata senza accorgermene. In pochi minuti dovetti rispondere alle sue domande.
- Tipo?
- Ma si, le solite: sono mesi che non ci vediamo, dai raccontami le tue avventure egiziane. Enigmatico le accennai dell?impegno, ma insisteva. Allora, sornione, le ho proposto di vederci a casa mia, così avrei soddisfatto tutte le sue curiosità?
- E?
- Eh. Ieri sera, sarà stato per il fascino dell?avventuriero, sarà perché ho prenotato la pizza più buona della città, sarà che il vino ha fatto effetto?
- Il solito fortunato.
MARIA RACCONTA A LUCIA DI AVER INCONTRATO GIORGIO DUE GIORNI PRIMA.
- Che delusione ieri sera. ? Annunciò Maria a Lucia entrando in ufficio.
- Perché? ? Sondò l?amica.
- Ti avevo detto di aver incontrato quello scapolone di Giorgio.
- Si, vicino al ministero degli esteri. Te lo eri abbracciato e lo avevi sgridato perché erano mesi che non lo vedevi. Ma si è scusato dichiarando che finalmente era stato in Egitto per una spedizione archeologica. ? Rammentò Lucia.
- Ecco, appunto. Ho sgranato tanto d?occhi, come d?abitudine: agli uomini piace tanto quando credono di stupire. Poi ho preteso che mi raccontasse le avventure nel deserto, ma era di fretta perché aveva un importante colloquio di lavoro, e mi ha mollato lì sul marciapiede con quel sorriso falsamente enigmatico promettendo una serata a casa sua per raccontarmi tutto.
- Quindi? ? Sollecitò Lucia.
- Tutta la sera a parlare di statuette, e ciotole, e ninnoli, e mummie, e anche la pizza pareva dell?antico Egitto.
- Ma poi, è successo qualcosa?
- Taci, s?è bevuto quasi tutto lo chardonnay e alla fine bofonchiava anche un po?, per cui, con una scusa, l?ho lasciato alle sue piramidi e sono tornata a casa. Quel mini abito rosso, che m?è costato una cifra, verrà buono per un?occasione più propizia. ? Dichiarò Maria sbuffando.
- Poverina. Dai, un caffè? ? La consolò Lucia.
- Purché non sia egiziano.
E risero.
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