Il segreto di Ida

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  1. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi dei miei allievi
    La sala del trono

    ESERCIZIO N°7. DESCRIZIONE DI UN AMBIENTE CHIUSO CON LE PAROLE DI QUALCUNO CHE NE SENTE IL FASCINO.

    Daniela-SalaTrono
    Foto di Peace,love,happiness da Pixabay

    LA SALA DEL TRONO


    Entrò con estrema reverenza nella grande sala del trono.
    Quante volte ne aveva sentito parlare! Aveva ascoltato rapita i racconti della mamma, sognando a occhi aperti.
    Ora era lì, toccava a lei. Era la dama di compagnia della giovane regina.
    Gli occhi, sgranati e increduli di tanto onore e bellezza toccati proprio a lei, si posarono sulle enormi colonne di marmo rosa di Carrara, provenienti dall’Italia; si soffermarono sugli arazzi Gobelin, ad esse alternati: riproducevano le più importanti battaglie che avevano reso il Regno quello che era, grande e opulente.
    In uno riconobbe il suo trisavolo, accanto al re: osservava con orgoglio la resa del nemico dopo un estenuante combattimento; l’artista aveva reso molto bene la riconoscenza del sovrano, che gli poggiava la mano sulla spalla. Si sentì scossa da un brivido, tanto era grande il peso del passato sulle sue giovani spalle.
    Alzò gli occhi verso il soffitto a cassettoni, dove ogni riquadro raffigurava gli stemmi delle casate nobiliari più antiche. Rispettosa, ma amorevole, cercò la sua.
    - Sarò degna di voi? – Si chiese. – Saprò farmi onore sorreggendo la Regina e mantenendo il riserbo, dimentica di avere occhi, orecchie e bocca?
    Le colonne incombevano su di lei, guardiani fedeli e diffidenti.
    Le centinaia di candele di pura cera, non di sego, emanavano un profumo intenso e penetrante; le loro fiammelle tremolavano in una danza avvolgente e sembravano canticchiare:
    - Ti teniamo d’occhio, da quassù tutto vediamo e sentiamo. Invece tu non avrai occhi, né bocca, né orecchie.
    Le mani sudate, si rassettò l’ampia gonna e avanzò titubante verso il trono.
    Ricoperto di velluto rosso, aveva l’aria scomoda, con lo schienale dritto, il cuscino poco imbottito e le gambe dorate, lisce e sobrie.
    Era posto su un’alta pedana il cui tappeto riportava i colori della casata reale. Non c’erano tende né drappi, per evitare che qualche sicario potesse nascondersi.
    Arretrate di qualche passo, ai lati del trono si trovavano due poltroncine per la mamma della Regina e il principe consorte, lo sposo della sovrana; più in fondo la sua.
    Non osò salire sulla pedana, non ancora, avrebbe dovuto aspettare la cerimonia importante prevista tra qualche giorno.
    Camminò quasi in punta di piedi sul tappeto rosso che correva tra il trono e la porta del salone ma, prima di uscire, si voltò, lascia...

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    Last Post by Ida59 il 29 April 2024
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  2. Dentro l'anima (romanzo edito)
    Il viaggio dell'eroe (1 di 5)

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    ViaggioEroeRID

    Dentro l'anima e il viaggio dell'eroe - Parte 1 di 5



    Quando ho scritto "Dentro l'anima", che all'inizio era una fanfiction (agosto 2014-maggio 2016) poi trasformata in originale (fine 2016/inizio 2017) non avevo la più pallida idea di cosa fosse "Il viaggio dell'Eroe" e del suo utilizzo nei manuali di narratologia.

    Passati alcuni anni, ora so che il viaggio dell’eroe è un modello narrativo, sviluppato dallo sceneggiatore Christopher Vogler, basato su archetipi e suddiviso per tappe che portano l’eroe a completare un percorso personale di auto-consapevolezza. In realtà Vogler ha sviluppato gli studi di Campbell, studioso di mitologia comparata, che ha dedicato la vita allo studio dei miti delle varie civiltà umane, dai greci agli aztechi, facendo scoperte molto interessanti.
    In “L’eroe dai mille volti” (1949) Campbell sostiene che miti provenienti da regioni ed epoche storiche diverse condividono l’identica struttura narrativa con la stessa successione di eventi ed episodi, in particolar modo per quanto riguarda il percorso affrontato dalla figura dell’eroe, schematizzato nel percorso narrativo universale del viaggio dell’eroe.
    Campbell, influenzato anche dalla visione del mito di Carl Jung e dai suoi archetipi, così descrisse il modello:
    «L'eroe abbandona il mondo normale per avventurarsi in un regno meraviglioso e soprannaturale; qui incontra forze favolose e riporta una decisiva vittoria; l'eroe fa ritorno dalla sua misteriosa avventura dotato del potere di diffondere la felicità fra gli uomini.»
    Vogler, sceneggiatore hollywoodiano (ha lavorato a lungo con la Disney) e professore, ha ripreso in mano gli studi di Campbell approfondendo la struttura del mito e gli archetipi a uso di scrittori di narrativa e cinema pubblicando il libro “Il Viaggio dell’Eroe” (1992) che parte dalle considerazioni teoriche di Joseph Campbell per arrivare a un pratico manuale per scrittori.
    Il viaggio dell’eroe è utilizzato soprattutto come schema narrativo, con la scansione di tappe che creano l’intrigo e danno un ritmo avvincente alla storia. Si tratta di una struttura archetipa molto potente: ogni volta che è stata ripresa nella letteratura o nella cinematografia ha portato gli autori ad un enorme successo (Star Wars, Matrix, Il Signore degli Anelli, Harry Potter: ognuna di queste saghe riprende il viaggio dell’eroe scoperto da Campbell).
    Gli archetipi sono diversi dagli stereotipi, sono funzioni, non sono ruoli rigidi, hanno a che fare con l'inconscio collettivo teorizzato da Jung. Possono essere personaggi positivi e negativi, fisici o metaforici, persone od oggetti. Un personaggio può rappresentare in sé p...

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    Last Post by Ida59 il 24 April 2024
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  3. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi dei miei allievi
    La strega Melusina (DanielaN)

    DanielaN-StregaMelusina
    Foto di Viva la vida!!! Rosa Matilde Peppi da Pixabay


    La strega Melusina


    Povera me! Povera Melusina! Ho combinato un bel pasticcio. D’accordo, sono una strega, ma sono ancora una apprendista. Tutti continuano a dirmi di fare esercizio, ma questa volta l’ho fatta grossa.
    Questa mattina mi stavo guardando attorno nella mia bella caverna, così buia e fumosa, piena di spifferi come soffi di morte. Il disordine, però, stava diventando inaccettabile: non riuscivo a trovare nulla in quel guazzabuglio di erbe velenose e cesti di rovi. Le ragnatele erano talmente intricate che i miei poveri pipistrelli non riuscivano più a volare. Persino la mia gatta Melisandra se ne stava fuori, vicino allo stagno. Per farla breve, in un cassetto, pieno di vermi, ho trovano una bacchetta senza magia. Ho pensato a un incantesimo per farla diventare una bacchetta delle pulizie; non pretendevo di farla diventare una Forrester. Probabilmente ho esagerato con gli ingredienti e questo è il bel risultato.
    La caverna è in ordine perfetto, ma non è più una caverna: è una linda casetta, allegra e luminosa, circondata da un giardino di rose aulenti, con una siepe di gelsomino fragrante. Il mio pentolone, nero come il piombo antico, adesso è di rame lucente. Non basta: il mio putrido stagno è diventato un laghetto cristallino abitato da due cigni eleganti e quattro anatroccoli giocosi. I miei rospacci ruttanti si sono Trasformati in raganelle canterine. Non ho risparmiato nemmeno Melisandra, la mia gatta nera e tignosa, con gli occhi di brace; ora è una gattina bianca con quattro zampette nere come scarpine. Il cielo è azzurro con qualche nuvoletta soffice e bianca: cielo di maggio. Ho trasformato il mio mondo di strega, lugubre e solitario, in una bella radura soleggiata nella più intricata, buia, ventosa e spaventosa delle foreste.
    Mi sono guardata allo specchio: potrei fare invidia a Biancaneve.
    Devo rimediare: fra tre giorni ci sarà un sabba, guarda caso proprio a casa mia. Sarà l’esame per diventare strega di primo grado. Non posso certamente servire il decotto di edera velenosa e ortica piccante, accompagnata da pasticcini di sterco di lombrico africano con glassa di bava di pitone, adatte alla circostanza, in una casa come questa.
    L’unica cosa che si è salvata in questo disastro è l’amuleto che mi ha regalato la mia madrina Lilith, demone feroce e po...

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    Last Post by Ida59 il 13 April 2024
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  4. Consigli di lettura
    Saga di Shannara (Brooks) - Ciclo 5 - Il viaggio della Jerle Shannara

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    By Ida59 il 6 April 2024
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    ConsigliShannara5

    Saga di Shannara

    (5°ciclo: Il viaggio della Jerle Shannara)




    Con il 5° ciclo (composto da: La strega di Ilse, Il Labirinto e L'ultima magia) si torna alle mitiche Quattro Terre e poi si spazia oltre lo Spartiacque Azzurro verso terre sconosciute alla ricerca di un’incredibile fonte di magia. Tornano i consueti componenti, eredi delle famiglie Ohmsford e Leah, nonché degli elfici Elessendil, insieme al Druido Walker, a un esponente rappresentativo dei Nani e ai Cavalieri del Wing Hove conosciuti nel 3° ciclo. Tornano ancora la spada di Shannara, rivelatrice della verità, e quella di Leah, nonché le Pietre Magiche. Ma tutto ciò ancora non è abbastanza…
    Per ora è il mio ciclo preferito, con l’inatteso arrivo di Corsari e Navi Volanti che hanno aggiunto un ulteriore fascino avventuroso alla saga.
    Ma la forza di queto ciclo è lo scontro tra la tecnologia del Vecchio Mondo e la magia del mondo rinato dopo le Grandi Guerre, basato su un equivoco di fondo (a dire il vero è proprio un inganno architettato per la sopravvivenza, ma non vi dico di chi) incomprensibile per i personaggi ma che si svela progressivamente ai lettori che, provenendo proprio dal Vecchio Mondo, riescono a riconoscerne molti elementi e, quindi, a intuire come si concluderà la ricerca dei favolosi libri di magia che contengono in sé tutte le conoscenze precedenti.
    Tre sono gli antagonisti principali, che si susseguono nei tre libri, ma solo l’ultimo è esattamente ciò che appare. Dagli altri, attendetevi sorprese, magiche o tecnologiche che siano.
    Sono molto soddisfatta di me: questa volta sono riuscita a intuire alcuni snodi narrativi di base (solo alcune delle mille sorprese preparate da Brooks): forse la lettura di ben 14 libri della sega ha cominciato a farmi comprendere taluni comportamenti dei personaggi e dei loro talismani.
    Un rispettoso pensiero va al personaggio di Truls Rohk, il Cambiatore di forme, coraggioso protettore.

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    Last Post by Ida59 il 6 April 2024
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  5. Dentro l'anima (romanzo edito)
    Ancora dediche!

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    E quando pensavo di aver ormai finito... ecco invece altre due dediche.


    AliceRID Flavio



    D-Alice D-Flavio




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    Last Post by Ida59 il 4 April 2024
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  6. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi dei miei allievi
    181889 (di Gigi)

    Compito: una strega malvagia, nella sua caverna sulla rupe, sta creando una potente pozione in grado di far diventare invisibile chi la berrà. Descrivete la scena e gli ingredienti della pozione.

    Gigi-181889


    181889


    È il numero tatuato sull?avambraccio sinistro.
    L?hanno impresso il primo maggio del 1943, e quel giorno ho perso i miei genitori.
    Una donna vestita di grigio mi ha strappato in malo modo dalle braccia di mia madre, trascinando me e mia sorella Esther sotto un androne colmo di bambini nudi.
    Tutti i vestitini vennero accatastati all?entrata, compreso il mio caldo cappottino azzurro dal colletto giallo, come la grande stella di David cucita col filo color pavone.
    Assiepati e tremanti ci hanno rasato e inciso sulla pelle chiara questo segno blu, indelebile.
    Ma non tutti.
    Solo fratelli e sorelle o gemelli venivano marchiati; gli altri, rigati di lacrime sui visi sporchi, furono accompagnati in fila, mano nella mano, al lontano limite del campo e non li vedemmo mai più.
    Adélaïde era il nome della donna grigia che condusse i pochi rimasti in una baracca di legno vicino all?infermeria, rivestendoci con camicioni a strisce: il mio era talmente abbondante che inciampavo continuamente, e questo la fece ridere di gusto.
    A lei regalai l?ultima biglia di vetro, screziata di rosso. L?avevo in pugno da giorni.
    Fummo accolti da bambini magri stesi su pagliericci terrosi e i loro grandi occhi si sollevarono a malapena per esaminarci; poi, con gesti lenti e rassegnati, continuarono a impegnarsi in giochi fatti di nulla.
    Esther ed io trovammo posto stringendoci a vicenda; senza forze ci accarezzavamo e ci baciavamo sulla fronte, sulle guance, nelle mani.
    - Leon. Leon. Leon. ? Ripeteva lei, per non perdere quel poco di affetto rimasto.
    Di frequente un volto di cera dalla divisa nera, guidato da Adélaïde, ci ispezionava sollevando il mento con un bastone: parlottavano e a volte ne rubavano alcuni, spinti fuori da divise verdi.
    Stranamente noi due eravamo invisibili. La donna si parava davanti e indicava altri bambini.
    Esther raccoglieva piume, sassolini o fiorellini, e assieme, circospetti, li appoggiavamo sul davanzale della finestra della donna grigia: lei osservava compunta, apriva i battenti e raccoglieva i doni infilandoli in un cilindro di metallo.
    Guardando attentamente attorno, ci allungava un involto di cibo.
    Rimanemmo invisibili finché non arrivarono altri soldati dalle divise khaki e dagli occhi sgranati.
    Loro erano commossi; noi, sopravvissuti, eravamo svigoriti e vivi.

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    Last Post by Ida59 il 23 Mar. 2024
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  7. Frasi dai libri
    Brooks - La spada di Shannara

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    By Ida59 il 21 Mar. 2024
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    FrasiLibri15%20Brooks%20Durin%20e%20Dayel

    La spada di Shannara - Cap. XIV

    Nel buio, Durin e Dayel apparivano evanescenti, le figure esili come ombre mentre camminavano avanti e indietro, senza una parola, ascoltando il suono della notte




    Io adoro gli elfi, e voi?

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    Last Post by Ida59 il 21 Mar. 2024
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  8. Cornice rossa (in attesa di editore)
    Premi ricevuti

    Finalmente è arrivato l'esito del concorso (L)UNATANTUM (selezione per romanzi inediti da parte dell'agenzia letteraria Scribo), dove sapevo di essere finalista già dalla fine di luglio.

    ]CorniceRossa-Lunatantum

    Sono felicissima!
    Non ho vinto (peccato, un editing gratuito mi avrebbe fatto comodo) ma al mio romanzo fantasy "Cornice rossa" (inedito e versione originale completa) è stato assegnato il
    Premio speciale per l'originalità della trama e la particolare cura espositiva.

    Un grazie di cuore alla giuria e al suo lungo lavoro: non so quanto fossero lunghi gli altri romanzi, ma il mio è di oltre 1.700.000 battute, in pratica 1.000 pagine di libro!



    Leggi la discussione con tutte le informazioni sul romanzo "Cornice rossa"



    Edited by Ida59 - 19/3/2024, 12:02
    Last Post by Ida59 il 19 Mar. 2024
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  9. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi dei miei allievi
    Sabato sera (Gigi)

    COMPITO: riferite una conversazione che inavvertitamente avete ascoltato

    gigi-Sabato%20sera
    Foto di Denis Doukhan da Pixabay


    Sabato sera


    Si accendono le luci, tacciono le note.
    Dopo le mazurche, i fox trot e le beguine è un piacere per i muscoli e i piedi riposarsi.
    - Noi due andiamo a rifarci il trucco. – Fu l’eufemismo col quale si allontanarono le nostre dame.
    Giorgio invece necessitava di una boccata d’aria, cioè almeno due sigarette.
    Sono lì che mi sto godendo la meritata pausa, quando noto due gradevoli signorine, dai vestiti sgargianti e dai profumi intensi, accomodarsi nel divanetto a fianco.
    Confabulano illuminate dal fioco abatjour alla parete, e si scambiano risolini e commenti sui ballerini.
    Non sono abitualmente indiscreto, ma le loro voci suonavano nitide.
    Certamente non s’erano accorte di me, visto che ero praticamente scivolato verso la fine del sedile e sporgeva solo la mia curiosità.
    Profittando dell’intimità si confidavano i comportamenti piuttosto espliciti di chi ancora si aggirava nei paraggi, pronto a riprendere la conoscenza e approfondirla nei prossimi balli.
    Finché non giunse questa confessione:
    - Anna osservo ora che hai delle scarpette da ballo nuove. Ma sono veramente eleganti. Ti saranno costate una cifra.
    - Guarda, è un mezzo regalo. – Rivelò.
    - Non capisco? – Indagò l’amica.
    - Allora: ti ricordi Alessandro?
    - Ah sì. Quel fustone dalle mani grosse e scivolose. Quant’è durato? Due mesi a malapena.
    - Già. Lucia, sai perché ha resistito poco? Adesso te lo racconto. Passeggiavamo in centro e in una vetrina gliele ho fatte notare, dichiarando: ma sono bellissime, qual è la donna che non vorrebbe indossarle. E lui cosa fa?
    - Non lo facevo così generoso. Quindi te la ha offerte?
    - Sì, questa. – Anna alzò la gamba sinistra.
    - Cioè… - Lucia era evidentemente perplessa.
    - L’altra – riprese Anna, accavallando la gamba destra – me la sono regalata io. Da quel giorno non l’ho più visto.
    E incominciarono a sbellicarsi.

    Leggi anche gli altri racconti del laboratorio di scrittura.



    Edited by Ida59 - 20/3/2024, 14:54
    Last Post by Ida59 il 14 Mar. 2024
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  10. Frasi dai libri
    Verne - Il giro del mondo in 80 giorni

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    By Ida59 il 12 Mar. 2024
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    FrasiLibri13-Verne%20LadriRID

    Il giro del mondo in 80 giorni (J. Verne)



    «Signor console», rispose dogmaticamente l?ispettore di polizia, «i grandi ladri sembrano sempre gente onesta. Comprendete bene che coloro i quali hanno un aspetto da bricconi, non hanno che una cosa da fare: quella di vivere onestamente, altrimenti si farebbero arrestare subito. Sono soprattutto le fisionomie oneste che bisogna squadrare; lavoro difficile, ne convengo, e che non è più un mestiere, ma un?arte».


    Questa frase, scritta ben 150 anni fa (il romanzo è stato pubblicato nel 1872), è tragicamente attuale, sia quando definisce gli apparenti onesti sia quando stigmatizza gli apparenti disonesti.
    Quanti ne conoscete della prima fatta?

    Leggi anche gli altri consigli di lettura

    Last Post by Ida59 il 12 Mar. 2024
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Salvo rari casi, chi mi conosce di persona (soprattutto nell'ambiente di lavoro) non sa, e forse nemmeno immagina, chi sia la vera Ida, nè conosce i segreti, fino ad ora così gelosamente conservati, e adesso qui svelati. Mi è parso quindi il "nome" giusto per il Blog.
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