Foto di Iván Tamás da Pixabay

3.7.2. Protagonisti deboli e forti[ (2 di 2)

• Protagonista forte

I personaggi forti riescono a prendere atto di ciò che li circonda e vanno avanti, combattono e agiscono per ottenere i loro obiettivi, cambiare più facilmente e, mano a mano che affrontano le difficoltà, si rafforzano sempre più.
Un problema che si può porre con questo tipo di caratterizzazione è il “delirio di onnipotenza”, in cui il protagonista sopravvive a qualsiasi lotta, anche la più violenta, senza un graffio sulla pelle o un’inquietudine dell’anima.
Potrebbe anche trattarsi di un personaggio falso forte, tale solo perché l’autore, iperprotettivo, è incapace di lasciarlo lottare con forza per i propri obiettivi e gli rende fin troppo facile la vita, senza mai metterlo davvero di fronte a se stesso.
Nell'ipotetica situazione di abbandono sentimentale, il personaggio forte è probabile che pianga un po’, ma poi si riscuote e va avanti, magari cercando di riconquistare l’amore perduto, oppure si rassegna e segue una nuova strada.

• Conclusioni

La capacità di un personaggio di essere forte o debole, in effetti, dipende dalle situazioni e dal corso degli avvenimenti che l’autore gli pone di fronte, valutando ciò che il personaggio può reggere senza finire schiacciato dagli eventi. Questo a volte rende difficile definire se il personaggio è forte o debole, valutazione che in parte dipende anche dal punto di vista da cui lo si osserva e giudica.

Quale dei due è vincente? Il successo di un protagonista dipende da molti fattori, compreso il tipo di lettore, la predisposizione nei suoi confronti e l’empatia che riesce a suscitare. Probabilmente quelli migliori sono i personaggi che hanno un giusto bilanciamento tra forza e debolezza; quelli che, come accennato, scappano via dalla penna dell'autore, crescono e cambiano vivendo la loro vita.

Edited by Ida59 - 6/8/2023, 18:55

3.8 Esercizi per creare i personaggi

3.8.1. Il personaggio
3.8.2. Studiare i personaggi esistenti
3.8.3. Conoscere il personaggio
3.8.4. Come caratterizzare un personaggio
3.8.5. Aspetto fisico e carattere del personaggio
3.8.6. Coerenza del personaggio
3.8.7. Conflitto interno del personaggio
3.8.8. Dalla storia ai personaggi
3.8.9. Il personaggio funziona?


Foto di Jill Wellington da Pixabay

3.8.1. Il personaggio

Il modo migliore per esercitarsi nel descrivere i personaggi del nostro libro è quello di prendere come spunto le persone che più conosciamo. Per la costruzione dei personaggi principali e secondari del nostro libro, potranno così venirci in aiuto amici, parenti e conoscenti e inserirli all?interno del libro. Questo potrebbe essere un esercizio molto utile per capire come costruire un personaggio alla perfezione. Ispirarsi a persone da noi conosciute e di cui sappiamo più o meno tutto e descriverle all?interno di un racconto, potrebbe essere un aiuto fondamentale, in seguito, per realizzare personaggi nati solo dalla nostra mente, ma completi, umani e immedesimabili.

Uscite di casa e andate verso un posto affollato: un bar, una piazza o una biblioteca. Sedete vicino a un gruppo di persone e cercate di ascoltare con più attenzione possibile il loro discorso. Ascoltate le parole che usano, i gesti, le espressioni del viso. Tornati a casa, provate a descrivere un personaggio che abbia origine da ciò che avete visto/sentito durante la ?seduta di caccia?.


3.8.2. Studiare i personaggi esistenti

Un buon esercizio per scrittori alle prime armi è analizzare personaggi conosciuti, magari proprio quelli che hanno fatto storia nel loro campo. Provate quindi ad analizzare:
- 5 protagonisti di...

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Foto di Sasin Tipchai da Pixabay

3.8.3. Conoscere il personaggio

I personaggi sono personalità inventate che abitano corpi inventati. Occorre fare la loro conoscenza. Per cominciare, immaginate che i personaggi siano già persone: non dovete crearle, dovete solo conoscerle.
Scrivete la biografia del personaggio, diverse pagine (10/15). Non pensate di riscrivere nel romanzo tutto quello che avete scoperto sul personaggio e il suo passato. La biografia serve soprattutto per aiutarvi a conoscere il personaggio. Può magari farvi venire in mente delle idee per flashback o dei riferimenti utili per caratterizzare il personaggio. Ma potete anche decidere di non raccontare nulla al lettore.
Incontro con domande
Immaginate di essere insieme al personaggio, nel luogo che preferite e con tutto il tempo possibile a disposizione. Fategli ogni domanda che ritenete opportuna e lasciate che vi risponda con la sua voce e con i suoi tempi (alcuni personaggi sono un po’ timidi e impiegano del tempo ad aprirsi, proprio come le persone vere). Potete anche trascrivere tutta la conversazione. Ogni domanda è lecita, per rompere il ghiaccio (Qual è l’ultimo libro che hai letto? Che musica ascolti di solito? Dove hai imparato le cose che sai? Qual è il tuo colore preferito?); poi si può passare a qualcosa di più tosto: "Di cosa hai paura?", "Cosa ti rende felice?", "Cosa ti rende triste?" senza dimenticare le altre domande indicate al punto 3.1.12 (scheda personaggio).
L’intervista
Se il personaggio è restio a rivelarsi, fingete di essere un giornalista fastidioso e ficcanaso che non mollerà il personaggio finché non gli avrà rivelato tutto.
Il monologo
Lasciate che il vostro personaggio si sfoghi e scrivete per lui un monologo in cui possa esprimere tutti i suoi sentimenti e fare le sue considerazioni sull’azione del romanzo, sugli altri personaggi, sulla loro sorte e sulla condizione umana in genere. Almeno cinque o più pagine.
Il segreto del personaggio
Qual è il segreto più intimamente nascosto del vostro personaggio? Scoprirlo vi porterà subito alle parti più nascoste e profonde del personaggio. Inoltre, può fornirvi alcune potenzialità della trama.
Fate scrivere al personaggio il suo necrologio...

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