Casassa Raffaela (laraffi)

Foto di Sarah Richter da Pixabay


Romantica Isabella

Scende la notte rischiarata da una luna bellissima, luminosa come un sole: Isabella con occhi brillanti ammira quel miracolo di luce.
Seduta su un alto sgabello imbottito, appoggia le spalle alle possenti mura.
Guarda il cielo e fantastica sui giorni a venire quando sua cugina Eleonora arriverà al castello per la festa di primavera. Lo scorso anno si erano divertite alla fiera: con giocolieri, saltimbanchi e la gara degli archi. Domani finalmente la festa tanto attesa.
La tunica lunga e bianca di prezioso lino che indossa si abbassa e solleva seguendo il respiro eccitato dai ricordi. È ora di dormire: domani e per tutta la settimana sarà grande festa.
Il galoppo dei cavalli annuncia l’arrivo degli ospiti e lei, già sveglia e con i lunghi capelli neri spazzolati e lucidi, ha indossato il vestito più allegro del guardaroba.
Si affaccia alla finestra alzandosi sulla punta dei piedi: Eleonora è arrivata seduta all’amazzone sul cavallo nero, il suo favorito; si guarda intorno nell’ampia corte, cercandola con gli occhi tra la folla già riunita per i festeggiamenti.
A tal vista sul viso di Isabella appare spontaneamente un solare sorriso: raccoglie le vesti e corre a perdifiato, i capelli che si scompigliano nella foga della corsa che senza fiato la porta alla corte.
Le due ragazze si abbracciano e scattano le chiacchiere, i sorrisi, l’allegria.
Gli ospiti seduti ai grandi tavoli di pietra mangiano, brindano alla nuova stagione augurandosi abbondanza di frutti e figli.
Le due cugine hanno una grande intesa, si raccontano le storie del lungo inverno fino al suono delle campane che annunciano l’arrivo dei saltimbanchi che animeranno la festa: la grande corte si riempie di persone improbabili, di musica e di canti.
Le giovani tenendosi per mano si spostano tra un’attrazione e l’altra, sono euforiche e arrivano fino al limite del piazzale, le grandi porte sono aperte sul proibito dove a loro è impedito andare.
Uno sguardo e di corsa si avventurano verso la libertà nel boschetto di gelsi. Corrono senza fiato, per non farsi scoprire, anche se in realtà tutti gli ospiti sono occupati a godersi la festa.
Risate fino a singhiozzare, trasalendo al buon profumo della libertà, ma, inesperta in terreni così aspri, Eleonora inciampa in una radice, e scivola a terra con un breve e squillante...

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