Il segreto di Ida

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  1. Newsletter giugno 2021

  2. Notte nel bosco
    (racconto inedito)

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    By Ida59 il 2 July 2021
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    Titolo: Notte nel bosco
    Autore/data: Ida Daneri - novembre 2019 (mai pubblicato) rimaneggiato il 30/5/2021
    Tipologia: racconto breve
    Rating: Per tutti
    Genere: fantasy (vampiri)
    Avvertimenti: nessuno
    Riassunto: Un amore dolce e forte che nessuna maledizione può infrangere.
    Parole-battute: 597 – 3502

    Disclaimer: Questa storia è di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.


    Notte nel bosco



    Le foglie rotolano lente sul prato della radura, sospinte piano verso il bosco dall’umido vento autunnale, in un turbinio di colori caldi che si riflettono nelle tue profonde iridi nocciola, ricordi perduti dei bagliori dorati nel sole morente.
    Secoli dopo secoli, il malinconico autunno si adagia piano sul tuo viso stanco, nell’attesa di questa nuova notte che ti porterà via da me, a lottare contro te stesso, contro la dannazione che, senza tua colpa, ha cambiato la tua via, rendendola tremenda e solitaria.
    Fino alla notte in cui mi hai conosciuta.
    La notte in cui non mi hai dissanguata per soddisfare la tua sete disumana.
    La notte in cui, ancora una volta, la tua vita è cambiata.
    Freme e ribolle la macabra brama di sangue, dopo mesi di astinenza. La tua mano delicata mi sfiora il viso e le tue labbra lambiscono piano le mie in una languida carezza interminabile, i canini retratti come hai imparato a fare per non ferirmi mai. Ogni volta mi chiedo come riesci a essere così dolce e controllato anche quando l'urgenza di nutrirti si fa pressante e indifferibile.
    Mi sorridi, e il primo raggio della luna che sale in cielo accende di riverberi d'argento le iridi in cui leggo una malinconia profonda che mi stringe il cuore.
    - Non andare, resta con me… non ho paura!
    Il tremito della mia voce mi sconfessa, mentre un lampo di dolore lacera il tuo sguardo lasciando filtrare il riflesso di sangue della tua natura dannata.
    Il vento si alza di colpo, umido della pioggia imminente, e le foglie turbinano nell’aria, si scontrano in scie vorticanti, gialle, arancioni, rosse, marrone bruciato, ambra dorata, bronzo, tante calde tonalità autunnali che scoloriranno nell'oscurità della tua solitaria notte eterna.
    Ritroverò queste stesse foglie fra i tuoi abiti e nei capelli arruffati, domattina, insieme a nuovi graffi sul tuo pallido volto, il sangue da poco rappreso sulle labbra e la disperazione profonda nei tuoi occhi spenti.
    Non puoi farne a meno, lo so, il sangue è il tuo unico nutrimento, anche se ormai ti ripugna. Eppure lo brami. E cresce in te l'odio feroce per chi ti ha condannato a perdere l'umanità.
    Ma ancora avrai vi...

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  3. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi
    Il Riciclo (Daniela B)

    By Ida59 il 4 July 2021
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    L_Daniela_Il_riciclo

    IL RICICLO



    Camminava avanti e indietro, a grandi passi, inquieto. Si avvicinò per l’ennesima volta al banco della reception.
    - Devo assolutamente conferire col capo, hai capito? - La voce tradiva l’urgenza che lo spingeva.
    L’impiegato alzò lo sguardo dal documento che stava esaminando.
    - Credi che sia sordo? - esclamò – Ho sentito e capito benissimo, ma ora non si può! - scandì le ultime parole e tornò all’occupazione precedente.
    - Guarda che se non mi annunci, saranno guai seri, soprattutto per te. La situazione è serissima, devo, capisci, devo conferire col capo!
    L’impiegato lo ignorò.
    Egli allora prese fiato, gonfiò il petto e iniziò un canto melodioso, di una dolcezza che giungeva subito al cuore. L’impiegato lo guardò e sorrise beato, perdendosi in quel suono che, però, aumentò di intensità fino a trasformarsi in un trillo acutissimo.
    Anche il sorriso dell’impiegato mutò, divenne una smorfia, le mani coprirono le orecchie, gli occhi si dilatarono per l’angoscia, le ginocchia si piegarono.
    Da una porta scorrevole fece capolino il capo.
    - Che succede qui? - chiese, asciugandosi le mani nel grembiule da cucina legato in vita – questo trillo farà senza dubbio sgonfiare il mio soufflé! Samuele, sai che non devi usare il tuo trillo per ottenere ciò che vuoi, vero?
    - Lo so, capo, me ne dispiace, ma era il solo modo per poterti avvicinare! Lui - aggiunse, indicando l’impiegato della reception, ancora turbato da quanto avvenuto, - non voleva farmi entrare, ed io dovevo assolutamente parlarti.
    Aprendo e chiudendo le ali, aggiunse:
    - Io ho già le ali, lui no. Dovrebbe ubbidirmi, credo. Approfitta del suo ruolo di receptionist.
    Il capo lanciò all’impiegato un’occhiataccia, poi fece entrare nell’ufficio Samuele, che gli mostrò subito il tablet.
    - Ecco, guarda questi due elenchi.
    Il capo lesse:
    - Anime disponibili 1386, future mamme a scadenza o quasi, 1486. Mancano cento anime.
    Alzò lo sguardo a incontrare quello di Samuele.
    - Sei sicuro?
    - Ho controllato e ricontrollato, la situazione è questa.
    - No, no, non va bene. – Esclamò il capo.
    - Ariel ha colpito ancora. Doveva sorvegliare il conteggio, evidentemente non l’ha fatto. Si lascia troppo coinvolgere dalle vicende umane, si affeziona e non ha il coraggio di mantenere il conto in pareggio, un’anima per un’anima, una deve arrivare e una deve andare.
    Il capo ne convenne.
    Samuele continuò:
    - Le anime da riciclare aspettano magari da secoli di ritornare in un corpo. Tra di loro c’è qualcuna che è stata anche sindacalista, non vorrei che si scatenasse una protesta!
    Il capo rabbrividì, soprattutto al pensiero di quello che avrebbe detto il Massimo Capo.
    - Ma… la Signora in nero, non ha detto nulla? Non si è manifestata? Non ha protestato?- chiese.
    E’ stata molto impe...

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  4. Dentro l'anima (Ed. Leonida 2019)
    Tulipani gialli

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    By Ida59 il 5 July 2021
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    I tulipani gialli non hanno nulla a che fare col mio romanzo, ma sono così belli!


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  5. Appunti di scrittura creativa
    Appunto n.3 Personaggi: Costruzione e crescita - Come caratterizzare il nemico/antagonista (1 di 3)

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    By Ida59 il 7 July 2021
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    SC-nemico-antagonista
    Foto di Ohmydearlife da Pixabay



    3.1.13 - A Come caratterizzare il nemico/antagonista

    Il nemico da sconfiggere è qualcosa o qualcuno che agisce sulla vita dell’eroe: porta alla luce problemi irrisolti e debolezze, è causa di conflitto e solleva ostacoli all’apparenza insormontabili. Il protagonista deve combattere contro il suo nemico e uscirne vincitore.

    Il nemico/antagonista:
    - definisce l’identità del protagonista;
    - introduce ostacoli per misurare le forze reali del protagonista;
    - obbliga il protagonista ad affrontare le sue paure.

    Il protagonista e l’antagonista devono assomigliarsi. L’antagonista, per essere convincente, deve essere messo in relazione con il contesto e con la missione dell’eroe della storia. Per essere credibile, quindi, il nemico deve essere costruito sul modello del protagonista.
    L'antagonista deve colpire qualcosa di vulnerabile, un punto segreto in cui il protagonista può essere colpito, altrimenti si rischia che lo scontro sia privo di tensioni e di conflitto.
    Il nemico ideale appare al cospetto del protagonista e lo sfida di continuo. Oppure è una presenza latente e minacciosa. È la forza principale che blocca il protagonista, impedendogli di raggiungere il suo obiettivo: ha il potere di rendere realtà i timori del protagonista.
    L’obiettivo dell’antagonista deve essere in conflitto con quello dell’eroe (il saggio che ambisce alla conoscenza suprema si scontra col fanatico che vuole distruggere tutti i libri). Oppure può bramare la stessa cosa/persona (l’anello del potere!), e il desiderio di possederla crea automaticamente conflitto.
    Il nemico non deve essere mai del tutto malvagio, dannoso. Occorre attribuirgli almeno una qualità ammirevole; portare alla luce i sogni, le paure, le sue speranze; mostrare quello che gli piace, fargli amare qualcosa/qualcuno, fargli provare tenerezza per renderlo più interes-sante. I tratti umanamente apprezzabili sottolineeranno le parti più oscure, lasciando il lettore nella perenne indecisione, incrinando le sue certezze e facendo in modo che non sappia mai bene da che parte stare.
    Anche l’antagonista deve essere imperfetto. La perfezione non esiste e se esiste non piace a nessuno. Di norma l’antagonista non è uno stinco di santo e non è bello in maniera naturale. L’abitudine è di abbinare la bellezza esteriore alla bontà d’an...

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  6. Dentro l'anima (Ed. Leonida 2019)
    Gli oggetti del romanzo: la nebbia druidica

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    By Ida59 il 8 July 2021
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    Nebbia_druidica
    Foto di Martin Winkler da Pixabay


    Nebbia druidica



    il sole stava perdendo luminosità
    e non era solo a causa del pomeriggio inoltrato. La cappa di oscurità era sempre pericolosamente più vicina; estrasse da una tasca del mantello la sfera contenente i cinque candidi petali pulsanti della Platonia e la posò vicino alle rune.
    Sollevò il capo e fissò inquieto Nimue: nella penombra cupa che cominciava a circondare la radura sacra, la vide così esile, così piccola e fragile, in tremendo pericolo con l’oscurità che stava ammassandosi intorno, raggelando anche l’aria sempre tiepida della valle.
    [...]
    Avevano un assoluto bisogno di protezione: dovevano riuscire a celarsi ancora all’Anima Oscura almeno il tempo necessario ad attivare le rune delle pietre e dare il via al grande e definitivo incanto.
    Doveva evocare la magica nebbia dei druidi, unendo l’acqua del laghetto delle anime, purificata da Ravi seguendo le sue istruzioni, con l’aria della radura sacra.
    La tenebra ormai li aveva raggiunti: non avrebbe avuto a disposizione un secondo tentativo per fermarla.
    [...]
    La strega gli sorrise e a Xeymus parve che il sole tornasse a sfolgorare luminoso nel cielo: «Tutelam nebulae evoco!» esclamò, le mani ancora doloranti ma strette con forza intorno alla bacchetta in quell’incanto perso nelle pieghe del tempo.
    La puntò sull’acqua e poi la sollevò verso l’alto in un ampio gesto rotatorio, intorno a loro solo il cerchio di fiamme dei bracieri cui Ravi aveva dato fuoco con gli steli di bardana.
    Una scia di nebbia sorse fumosa dal bacile: la guidò deciso con la bacchetta, la spinse in alto, la allargò con sicurezza trasformandola in un impenetrabile mantello protettivo che li celava all’Anima Oscura garantendo loro il tempo necessario per completare il rituale.

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  7. Dentro l'anima (Ed. Leonida 2019)
    Pag. 230 - La cupola protettiva

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    By Ida59 il 10 July 2021
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    Cupola_nera_RID

    Pag. 230

    Fuori dalla cupola di nebbia magica il livello di luce decadde all’improvviso, quasi la notte fosse giunta in anticipo, e uno stridio agghiacciante lacerò l’aria nella radura sacra: l’oscurità era arrivata e percepiva l’odore delle sue vittime, ma la bruma le nascondeva alla vista impedendole di raggiungerle.



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  8. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi
    11 maggio 1917 (Pierluigi)

  9. Cornice rossa (romanzo fantasy in corso di scrittura)
    Diario di scrittura - prima decade di giugno 2021

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    By Ida59 il 14 July 2021
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    Cornice_quadrata_RID_giugno_21



    Prima decade di giugno

    2/6 - Ho riletto, corretto e inviato alla beta il cap. 36. Ho continuato il cap. 37 scrivendo 3800 battute a completamento della scena-cornice. Ora devo iniziare il racconto del passato svelando molte cose importanti. Prima devo organizzare bene le idee decidendo cosa raccontare e, soprattutto, come raccontarlo o, meglio, mostrarlo con scene in retrospezione che, però, portano via sempre moltissime pagine. E la storia è già davvero molto lunga!
    3/6 -
    Ho scritto 10.300 battute e mi sono divertita tantissimo a farlo, sprofondando in un passato prettamente fantasy. Delineare il personaggio di Erdryd è stato davvero interessante, quasi eccitante, direi. Il capitolo è di 18.200 battute ma ci sta ancora una parte a chiudere la scena e introdurre quella successiva, rinviata però al capitolo successivo.
    5/6 - Ho terminato il capitolo 37 - Erdryd (22.300 battute) concludendo la prima parte della lunga scena con flash back del passato e ho scritto le ultime 3500 battute. La seconda parte delle rivelazioni del passato sarà nel capitolo 38 - Il Gran Maestro Tintore di cui ho scritto le prime 3100 battute introducendo appena il personaggio che dà il titolo al capitolo e che può essere considerato come l'antagonista del "passato" della storia.
    6 e 7 giugno - Introdurre lord Orlac Latimer, barone di Trevorian è stato compito arduo e 4300 battute della prima scena con lui sono state solo un piccolo assaggio. Il giorno successivo è arrivato il torrente delle 15500 battute, con un susseguirsi di scene gotico-medioevali, con ampie spruzzate di macabro, che era davvero da molto tempo che non mi divertivo più a scrivere. Così, anche il cap. 38 - Il Gran Maestro Tintore è completo con le sue 23.300 battute che oscillano tra presente e passato.
    8/6 - Ho riletto, corretto e inviato alla beta il cap. 37 che con le correzioni si è incrementato di 500 battute. Ho iniziato il capitolo 39 in cui vi sarà una rivelazione molto importante, sempre relativa al passato. Ho deciso il titolo ancora prima di cominciare a scrivere il capitolo, ma qui non lo posso indicare perché sarebbe un grandissimo spoiler sulla trama. Ho scritto 9.700 battute ma a metà strada la protagonista femminile mi è sfuggita di mano e si è impuntata a fare domande impreviste, che mi hanno portato un po' fuori strada, però alla fine sono riuscita a metterla in riga e domani potrò riprendere da dove mi ha interrotto.

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    Last Post by Ida59 il 14 July 2021
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  10. Newsletter giugno 2021

 
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Salvo rari casi, chi mi conosce di persona (soprattutto nell'ambiente di lavoro) non sa, e forse nemmeno immagina, chi sia la vera Ida, nè conosce i segreti, fino ad ora così gelosamente conservati, e adesso qui svelati. Mi è parso quindi il "nome" giusto per il Blog.
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