Pubblico alcune informazioni reperite su "Poesia=magia di parole", manuale di poesia a cura di Maria Montagono.La poesia è un testo espresso in versi.
Esistono vari generi di poesia: drammatica – epica – lirica – satirica…
Oggi, quando si parla di poesia, si intende quasi sempre poesia lirica.
Ma sapete da dove deriva l'espressione lirica?Gli antichi greci chiamavano così la poesia espressione soggettiva del poeta, che veniva cantata con l’accompagnamento musicale della
lyra, uno strumento a corde (ancora oggi è importante il ritmo e la musicalità).
Possiamo definire la poesia lirica, quindi, come l’espressione di sentimenti o di riflessioni.
La poesia ha spesso comportato innovazioni linguisticheNon si intende tanto una “invenzione” di nuove parole, quanto uno “spostamento”semantico (cioè di significato) delle parole.
Es. : quando Leopardi dice degli occhi di Silvia che erano “fuggitivi”, non inventa certo una nuova parola, ma la carica di tanti e nuovi significati, che sembra un’espressione nuova.
E quando Ungaretti dice “m’illumino d’immenso”, introduce nella lingua letteraria delle innovazioni espressive, musicali ed ideali, non certo parole nuove.
Questo è lo
spostamento semantico o straniamento.Come i poeti definiscono la poesia.Gabriele D’Annunzio suggeriva che
“se la luna che nasce ha qualcosa di divino, solo la parola del poeta può evocarla”.
Se la vita ha qualcosa di magico, ha qualcosa di misterioso che vorremmo capire, solo la poesia può aiutarci in questo (anche la prosa a volte può essere altissima poesia…
”Quel ramo del lago di Como…”) .
Paul Valery diceva che “la poesia è il tentativo di rappresentare, attraverso un linguaggio, quella cosa che oscuramente tentano di esprimere le grida, le lacrime, le carezze, i baci, i sospiri…evitando di nominare direttamente le cose, ne celebra la forza, la prepotente dolcezza”.
Sulla funzione terapeutica della scritturaQualcuno dice che rappresentare – anche solo mentalmente – un sentimento, o un’emozione, o una rabbia, o un desiderio, significa… viverlo.
E viverlo significa liberarsene, o sentirsi pienamente soddisfatti, come se lo avessimo vissuto realmente… ecco perché, forse, ha così tanto successo la realtà virtuale.
A detta di molti, infine, la poesia – soprattutto quella lirica – fa diventare più calmi e riflessivi…provare per credere...
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