Foto di Dean Lewis da Pixabay
IMPOSSIBILE
Capitolo 3
L’anno precedente avevo frequentato, amabilmente, una signora proprietaria di una profumeria, la quale, in mancanza di altri argomenti, mi aveva sviscerato le conoscenze riguardanti la sua attività.
Appresi così come si realizzano i profumi, quali sono gli ingredienti più frequenti, in quali proporzioni trovano equilibrio, quali fragranze si accompagnano ai vari tipi di pelle, le occasioni in cui indossarli, come aspergersi senza correre il rischio di sembrare degli annegati, disturbando così l’olfatto di chi ci circonda, e altre informa-zioni sull’unica effettiva passione della sua vita: i profumi.
Era un’idea. Presentarmi a Daniela come una specie di trafficante delle essenze; in giro per il mondo alla ricerca di basi profumate, da presentare a una casa madre, la quale non poteva non trovarsi se non a Parigi.
Azzardo? Rischio? Sì, ma consideravo: se mi fosse andata male, sarebbe bastato rendermi irreperibile, defilandomi vigliaccamente, conscio dell’eventuale disastro.
L’unica remora era ingannarla, causandole chissà quali sconcerti.
Se fossi stato scoperto, ero comunque disposto a raccontarle la verità, giustificandomi: il gran desiderio di conoscerla mi aveva spinto a inscenare la commedia, per incuriosirla.
Ma dovevo organizzare bene la messinscena.
Non bastava presentarsi così, sperando nella credulità, occorreva ben altro.
Mi rivolsi all’ormai amica profumiera, pregandola di procurare dei dépliant con le maggiori informazioni possibili sul procedimento di produzione dalle basi delle fragranze, i luoghi di produzione, le collezioni e i grandi “nasi” nella storia.
Non ho mai studiato così in vita mia, ma alla fine possedevo un’infarinatura notevole sull’argomento.
In seguito mi ripresentai e, memore delle risate, Daniela mi accettò entusiasta, iniziando l’esplorazione con l’aiuto delle amiche: era proprio un interrogatorio. Curiosissime, mi facevano domande d’ogni tipo.
Ero diventato la loro novità, un mondo da scoprire, il pretesto per nuove scorrerie in campi sconosciuti: e poi si giunse alle attività.
Di loro iniziativa m’informarono di essere tutte impiegate: una presso un dentista, l’altra in una farmacia e, finalmente Daniela confermò ciò che già sapevo; dopo una serie di aneddoti e pettegolezzi all’interno dei loro uffici, arrivò il mio momento.
Con u...
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