Il segreto di Ida

  1. Laboratorio di scrittura con lettura emozionale - testi dei miei allievi
    Sabato sera (Gigi)

    COMPITO: riferite una conversazione che inavvertitamente avete ascoltato

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    Foto di Denis Doukhan da Pixabay


    Sabato sera


    Si accendono le luci, tacciono le note.
    Dopo le mazurche, i fox trot e le beguine è un piacere per i muscoli e i piedi riposarsi.
    - Noi due andiamo a rifarci il trucco. – Fu l’eufemismo col quale si allontanarono le nostre dame.
    Giorgio invece necessitava di una boccata d’aria, cioè almeno due sigarette.
    Sono lì che mi sto godendo la meritata pausa, quando noto due gradevoli signorine, dai vestiti sgargianti e dai profumi intensi, accomodarsi nel divanetto a fianco.
    Confabulano illuminate dal fioco abatjour alla parete, e si scambiano risolini e commenti sui ballerini.
    Non sono abitualmente indiscreto, ma le loro voci suonavano nitide.
    Certamente non s’erano accorte di me, visto che ero praticamente scivolato verso la fine del sedile e sporgeva solo la mia curiosità.
    Profittando dell’intimità si confidavano i comportamenti piuttosto espliciti di chi ancora si aggirava nei paraggi, pronto a riprendere la conoscenza e approfondirla nei prossimi balli.
    Finché non giunse questa confessione:
    - Anna osservo ora che hai delle scarpette da ballo nuove. Ma sono veramente eleganti. Ti saranno costate una cifra.
    - Guarda, è un mezzo regalo. – Rivelò.
    - Non capisco? – Indagò l’amica.
    - Allora: ti ricordi Alessandro?
    - Ah sì. Quel fustone dalle mani grosse e scivolose. Quant’è durato? Due mesi a malapena.
    - Già. Lucia, sai perché ha resistito poco? Adesso te lo racconto. Passeggiavamo in centro e in una vetrina gliele ho fatte notare, dichiarando: ma sono bellissime, qual è la donna che non vorrebbe indossarle. E lui cosa fa?
    - Non lo facevo così generoso. Quindi te la ha offerte?
    - Sì, questa. – Anna alzò la gamba sinistra.
    - Cioè… - Lucia era evidentemente perplessa.
    - L’altra – riprese Anna, accavallando la gamba destra – me la sono regalata io. Da quel giorno non l’ho più visto.
    E incominciarono a sbellicarsi.

    Leggi anche gli altri racconti del laboratorio di scrittura.



    Edited by Ida59 - 20/3/2024, 14:54
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